FIM Europe presenta il Campionato Europeo di Velocità Stock 250

FIM Europe presenta il Campionato Europeo di Velocità Stock 250
  • di Alfonso Rago
FIM Europe presenta il Campionato Europeo di Velocità Stock 250
  • di Alfonso Rago
19 novembre 2014

Correre per conquistare un titolo europeo, prima del grande salto verso le categorie maggiori: è la proposta lanciata dalla FIM Europe, che perseguendo uno dei suo scopi statutari che riguarda la promozione dello sport a motore in ambito continentale, ha presentato il Campionato Europeo Stock 250 4T.
 

Una proposta per molti versi inedita e molto interessante, una sfida completamente nuova, che punta ad incrementare la partecipazione dei giovani piloti nella classe considerata a giusta ragione propedeutica ad altri campionati internazionali in circuito.


Il nuovo challenge si articolerà in sei gare doppie (una manche il sabato e l’altra la domenica) e il calendario seguirà quello del campionato Alpe Adria. Si comincerà quindi proprio il prossimo aprile dal circuito veneto di Adria per poi approdare in maggio in Ungheria, sul Pannoniaring, in giugno in Croazia, a Rijeka, prima di sfidarsi a luglio in Repubblica Ceca, sul tracciato di Most e di nuovo in Ungheria, ad agosto ma all’Hungaroring, prima della gara finale di settembre in Slovacchia, sullo Slovakiaring.


«Volevamo organizzare un campionato in pista credibile, abbordabile e forte, per le federazioni, per le squadre e per i piloti - ha detto il dottor Wolfgang Srb, presidente di FIM Europe - Da luglio abbiamo iniziato a parlare con Dorna e grazie a una stretta collaborazione nel 2015 avremo un campionato europeo in Moto2 e in Superbike. Ci mancava ancora un campionato europeo facile, economico e credibile, che potesse rappresentare un gradino fondamentale per i giovani. La scorsa estate abbiamo cominciato a parlare con Luigi Favarato, presidente di Alpe Adria. Non volevamo dar vita ad un monomarca, ma ad una sfida aperta a tutti i costruttori. Ora possiamo permettercelo».
 


La moto è stata realizzata da Franco Moro, nome molto noto nell’ambiente per le precedenti esperienze in Aprilia al fianco di Jan Witteveen nell’epoca d’oro di Biaggi, Rossi e Capirossi, punta sulla massima efficienza abbinata ad una rigorosa attenzione al contenimento dei costi: il motore Sherco è derivato di serie, l’elettronica StarLane è compatibile con carburatori o con l’iniezione, il cambio fisso e non estraibile.


«Possiamo definirla una sorta di Pre-Moto3 - rileva Luigi Favarato, presidente dell’Unione Alpe Adria -, un campionato per giovani che non possono spendere troppo. La FIM Europe ci ha chiesto di scrivere i regolamenti sportivi e tecnici di questa classe, e lo abbiamo fatto con grande piacere, anche perché questo campionato è un’ottima opportunità non solo per Alpe Adria ma anche per molti Paesi Europei».


Tra le norme previste dal regolamento, il peso minimo della moto fissato in 90 kg, il regime massimo di rotazione di 13.200 giri/min, l’uso di benzine standard e non speciali, il divieto di montare elementi in carbonio, titanio o ergal. Non essendo un monomarca, i costruttori potranno partecipare esibendo all’inizio del campionato la fiche d’omologazione che rispetti i parametri del regolamento. L’obiettivo di contenere i costi appare raggiunto: la moto allestita da Franco Moro avrà un prezzo di circa 8.500 euro, che con il kit opzionale comprensivo di cerchi, marmitta e centralina sarà comunque inferiore ai 10.000, mentre la spesa per i ricambi è prevista anch’essa ridotta, intorno ai 2.000 euro. Cifre ben lontane da quelle di una Moto3: considerati i premi ad ogni prova e quello finale per il vincitore, a fine stagione l’investimento per correre potrebbe anche tornare in positivo.

 

«Abbiamo sfidato le federazioni e gli organizzatori a sviluppare delle classi abbordabili per i campionati europei, specie per i giovani - aggiunge Martin De Graaff, presidente dello Sporting Council di FIM Europe – Allo stato attuale, il passaggio dalla Mini GP alla Moto3 è molto impegnativo, e non soltanto per l’aspetto economico: invece, crediamo che iniziando con questa classe, dopo sia più facile accedere ai gradini superiori. Insieme alle Federazioni nazionali stiamo cercando soluzioni diverse anche in altre classi, perché questo è soltanto l’inizio. Ovviamente ci auguriamo di avere molti piloti in ogni classe, affinché gli organizzatori possano coprire le spese del circuito».


Tutte le info sul prossimo Campionato Europeo Stock 250 sono reperibili sul sito della Federazione Europea, all’indirizzo www.fim-europe.com

 

(Nella foto, da sinistra Luigi Favarato, presidente di Alpe Adria, Wolfgang Srb, presidente di FIM Europe e Martin De Graaff, presidente dello Sporting Council di FIM Europe.)

 

Argomenti