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Per chi come me, e probabilmente per chi ci legge e segue gli sport motociclistici, i FIM Awards rappresentano certamente non solo la possibilità di assistere alla fantastica serata nella quale vengono consegnate le Medaglie d’Oro della FIM ai campioni del mondo, ma soprattutto la possibilità di assistere al più prestigioso raduno annuale della comunità motociclistica internazionale. Oltre ai ben 54 campioni del mondo, questa è anche l’occasione per rivedere alcuni grandi campioni del passato e moltissimi colleghi ed addetti ai lavori, con i quali scambiare pareri e punti di vista. Due giornate di full immersion nel mondo delle competizioni motociclistiche.
Quest’anno, oltre alle interviste di rito con i campioni ed alla bellissima serata delle premiazioni, allo SwissTech Convention Center di Losanna, gli Awards 2025 sono stati impreziositi dall’inaugurazione del RMM Racing Motorcycle Museum, dove abbiamo potuto vedere da vicino alcune delle moto che hanno fatto la storia del nostro sport. Rivedere Giacomo Agostini al fianco della sua MV Agusta e Jonathan Rea che quasi accarezzava la Ninja Kawasaki con la quale ha vinto sei titoli mondiali è stata un’emozione unica.
La Federazione Motociclistica Internazionale ha fatto come sempre le cose in grande con uno sforzo organizzativo ed economico davvero encomiabile. Basti pensare che alla cena che precede le premiazioni erano presenti quasi 850 persone, in quanto oltre ai campioni del mondo ed ai loro accompagnatori, ai media e ad alcuni delle aziende impegnate nei mondiali, c’erano anche tutti i delegati delle varie Federazioni nazionali, tra i quali ovviamente anche il Presidente della FMI Giovanni Copioli, che ha avuto l’onore di premiare alcuni campioni e di abbracciare i nostri tre iridati: Stefano Manzi WorldSSP, Alessandro Zaccone MotoE e Andrea Verona Enduro E2, e di ricevere dalle mani del Presidente FIM Jorge Viegas i premi per le vittorie dell’Italia nella Six Days World Trophy e nella Six Days Junior World Trophy.
E’ stata la prima volta nella storia della FIM che le premiazioni si sono svolte nella Nazione che è sede della Federazione, vale a dire la Svizzera, nella città di Losanna del Cantone Vaud.
A presentare la serata Lauriane Gilliéron, un'attrice e produttrice nata proprio a Losanna, e Gavin Emmett, esperto telecronista, commentatore e presentatore sportivo, noto soprattutto per essere la voce principale del Campionato Mondiale FIM MotoGP per TNT Sports nel Regno Unito.
Le premiazioni sono iniziate con un premio speciale alla carriera di un emozionato Jonathan Rea, che ha premiato alcuni campioni della pista e sono proseguite sino al gran finale, che ha visto sul palco il fenomeno del Trial Toni Bou, che ha raggiunto 39 titoli mondiali (uno per ogni anno di vita, visto che lo spagnolo ha proprio 39 anni) il tre volte Campione del mondo Superbike Toprak Razgatlioglu e Marc Marquez che oltre alla medaglia d’oro per essersi laureato per la settima volta Campione della MotoGP ha ricevuto un premio speciale dedicato alla sua tenacia ed alla forza che ha avuto nel tornare in cima al mondo dopo il suo grave incidente alla spalla.
Per finire vi invito a contare quanti titoli mondiali ci sono nella foto che pubblichiamo qui sotto e che ritrae Marc Marquez, Toprak Razgatlioglu, Diogo Moreira, Giacomo Agostini, Toni Bou e Josep Garcia.