SBK. Alessandro Zaccone: “Il mondiale è un traguardo per il quale lavori una vita” [VIDEO]

Un titolo mondiale non si vince mai per caso, è un passo importante nella carriera di un pilota e va festeggiato. Alessandro Zaccone lo ha fatto prima a Portimao, con tanto di tutto nella mini-piscina di fronte alla sala stampa dell’autodromo portoghese, e poi sabato sera a Losanna in occasione dei FIM Awards 2025.

Alessandro è nato a Rimini il 16 gennaio 1999 e quindi tra un mese circa compirà 27 anni. Ha iniziato a correre nel 2012 nella PreGP e a seguire nel CIV Moto3, ma nel 2014 è passato alle 600 prima nella Superstock e poi per due anni nel mondiale Supersport. Dal 2018 al 2020 ha corso nel CEV Moto2 conquistando 4 vittorie e 12 podi ed è poi approdato alla MotoE, Nel 2021 ha sfiorato il titolo delle elettriche, perdendolo a causa di un grave incidente occorsogli a Portimao dal quale Alessandro si è ripreso passando subito al mondiale Moto2 con il Team Gresini ma per una sola stagione, visto che dal 2023 ad oggi si è concentrato sul mondiale MotoE. Il campionato 2024 lo ha visto tra i protagonisti con una vittoria e 5 podi, mentre quest’anno i podi sono rimasti 5 ma le vittorie sono salite a 3 e gli hanno permesso di laurearsi campione del mondo, l’ultimo per la MotoE visto che la categoria è stata cancellata.

Una vittoria importante, che gli da certamente fiducia per il ritorno nel mondiale Supersport che lo vedrà salire sulla Ducati Panigale V2 del team Althea. Affidato alle cure dei fratelli Coppola e sostenuto dai suggerimenti del patron Genesio Bevilacqua, per Zaccone il 2026 potrebbe essere l’anno della consacrazione tra i big della categoria, potendo disporre della Panigale V2 preparata dal team che è stato campione del mondo SBK nel 2011. Lo abbiamo intervistato in occasione dei FIM Awards a Losanna, dove ha ricevuto il premio per aver vinto l’ultimo mondiale MotoE e ci ha raccontato della stagione che si è conclusa e di cosa si aspetta da quella prossima.