Ducati prosegue la ricerca sull’elettrico con batterie allo stato solido

Ducati prosegue la ricerca sull’elettrico con batterie allo stato solido
Nonostante la sospensione del Campionato MotoE a fine 2025, Ducati conferma il suo impegno nello sviluppo di tecnologie alternative alla combustione interna
12 settembre 2025

Il progetto MotoE di Ducati, nato soprattutto per creare un know-how interno sulla mobilità elettrica, continuerà a vivere nonostante lo stop del Campionato Mondiale. L’obiettivo dichiarato è prepararsi per il futuro, trovandosi pronti quando l’evoluzione delle batterie consentirà di realizzare una moto elettrica da strada in linea con i valori del marchio.

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Nei tre anni di partecipazione nel FIM MotoE, Ducati ha raccolto una grande mole di dati grazie ai 18 piloti in gara. L’evoluzione delle celle ha permesso di ridurre di 8,2 kg il peso del pacco batterie del prototipo V21L, un risultato significativo ma ancora insufficiente per eguagliare la leggerezza e l’autonomia delle moto da corsa tradizionali.

Per superare questi limiti, Ducati collabora con aziende del Gruppo Volkswagen nello sviluppo di batterie più performanti. Proprio recentemente, presso il salone di Monaco, è stato presentato il primo prototipo V21L dotato di batterie allo stato solido QuantumScape, frutto della sinergia tra Ducati, Audi e PowerCo. Si tratta di una MotoE dotata di accumulatori che rappresentano la nuova frontiera nell’energia per veicoli elettrici. A differenza delle tradizionali agli ioni di litio, che utilizzano un elettrolita liquido per trasferire ioni tra anodo e catodo, queste impiegano un elettrolita solido.

I vantaggi sono molteplici, in primo luogo sono più sicure perché non sono infiammabili né perdono liquidi col tempo, riducendo il rischio di esplosioni o incendi, inoltre permettono di creare batterie più compatte e leggere, aumentando la densità di energia, di fatto si può immagazzinare più energia nello stesso spazio. Altro vantaggio delle batterie allo stato solido è relativo alla velocità di ricarica e alla maggior durata, mantenendo la capacità anche dopo molti cicli di ricarica. Tutto rose e fiori? In realtà la sfida attuale è il costo di produzione, ancora molto elevato, ma con la ricerca e l’industrializzazione si stima che il prezzo potrà scendere.

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