Vendite nel mondo: BMW cresce, Harley-Davidson in calo

Vendite nel mondo: BMW cresce, Harley-Davidson in calo
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Se a Monaco sorridono per l'aumento delle vendite BMW registrato nel 2019, a Milwaukee Harley-Davidson non inverte la tendenza negativa degli ultimi anni. In compenso crescono i motociclisti giovani in sella alle Harley
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
24 luglio 2019

BMW aveva chiuso il 2018 con un modesto aumento delle vendite dello 0,9% (per un totale di oltre 165.000 fra moto e scooter consegnati) e per di più grazie alle piccole G310, e non ai soliti cavalli di battaglia.
Le ambizioni di crescita per il 2019 erano però ben maggiori, sostenute dell’arrivo di importanti novità previste sin dai primi mesi.
Era stato in fondo questo l’auspicio di Timo Resch, direttore commerciale di BMW Motorrad, presentando i risultati della passata stagione.

La marca tedesca nel primo semestre di quest’anno ha venduto 93.188 "due ruote", con una crescita del 7,1% sul primo semestre dell’anno scorso: era stata del +7,7% alla chiusura del primo trimestre, con un fatturato in aumento dell’11,8%, a conferma della superiore incidenza dei modelli di maggiore cilindrate e costo, quale l’attesa serie boxer 1250, GS e non solo. Nel mese di giugno le vendite di moto e scooter BMW sono state pari alle 18.230 unità, con un saldo di +7,4% in linea con l’andamento della prima metà dell'anno.

Nel secondo trimestre 2019, da aprile a giungo, sono state vendute 54.582 unità fra moto e scooter (+ 6,8%), con un conseguente aumento dei ricavi a 727 milioni di euro (+ 10,5%). Anche l'EBIT è migliorato, passando a 102 milioni di euro (+4,1%). Il margine EBIT del secondo trimestre per il segmento è stato del 14,0%.

I ricavi del primo semestre  ammontano a 1.313 milioni di euro (nel 2018 erano 1.182 milioni: + 11,1%). L'EBIT è aumentato a 191 milioni di euro (+ 9,1%), con un margine EBIT del 14,5%.

Da parte, sua Harley-Davidson, altra storica marca mondiale alternativa al motociclismo nipponico, sta lavorando alacremente al programma More Roads.
Evento recentissimo è stato il lancio stampa della prima moto elettrica LiveWire, ma ci sono altre novità più tradizionali in cantiere.
Il mercato statunitense è ancora in contrazione, ma va detto che se uno dei problemi maggiori che lo affligge è l’innalzamento dell’età media dei motociclisti, Harley-Davidson è in controtendenza, con la fascia d’età 18-34 anni che si irrobustisce mentre i maggiori concorrenti stanno perdendo quote di pubblico giovane.

Per quanto riguarda invece i dati di vendita, dopo un 2017 chiuso a -6,7% e un 2018 a -6,1%, le vendite di moto Harley-Davidson nel mondo mostrano ancora un saldo negativo nella prima metà di quest’anno, pur se il secondo trimestre è andato meglio del primo, che si era chiuso a -8,4%.

Da gennaio a giugno H-D ha venduto 120.997 moto, contro le 129.514 di un anno prima (-6,6%). Il mercato USA, che rimane il principale, pesa per il 60% circa, e ha totalizzato 70.853 vendite (-6,5%). In calo dell’8% l’area EMEA, seconda per importanza con 28.706 moto consegnate. L’export totale ha raggiunto le 50.144 unità (-6,6%).

Il mercato americano delle oltre 600 cc nel suo complesso è in calo del 5%, mentre la quota di mercato H-D supera il 46%.
In Europa la quota di mercato della marca americana raggiunge invece l’8,8%, e resta largamente la più importante nel segmento custom.

Passando al fatturato del primo semestre, quello delle moto ha patito una diminuzione del 9,9% (per un totale di 2.092 milioni di dollari), quello del segmento moto nel suo complesso - ricambi, accessori e merchandise - è stato di 2.629 milioni dollari (-9%).
La diminuzione dei ricavi è ovviamente dovuta anche al recente aumento dei dazi.

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