Harley-Davidson ha venduto meno, ma con più ricavi. Cento novità entro il 2027

Harley-Davidson ha venduto meno, ma con più ricavi. Cento novità entro il 2027
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
E’ quanto dice il report di fine anno: -10,2% negli USA e -6,1% nel mondo durante il 2018. Però i ricavi e i dividendi agli azionisti sono aumentati. E il piano “More Roads” punta a 100 nuovi modelli e su esportazioni a +50% entro il 2027
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
31 gennaio 2019

La conference call di martedì 29 gennaio tenuta dai vertici di Milwaukee (Matt Levatich, Shannon Burns e John Olin) ha fornito i dati commerciali e finanziari dell’ultimo trimestre del 2018, e con quelli ha completato l’intera annata di Harley-Davidson.

Un 2018 che ha visto nuovamente in calo i numeri di vendita nazionali e internazionali - accade dal 2014 - ma che ha messo in luce anche alcuni aspetti positivi, seppur limitati e in parte favoriti dalla riduzione delle imposte dal 39,6 al 22,6%, grazie alle nuove leggi su tagli fiscali e occupazione. Importante poi il programma di investimenti produttivi che è stato varato.

«Nel 2018 abbiamo dato valore ai nostri azionisti migliorando i guadagni e la liquidità - sono state le parole di Matt Levatich, presidente e CEO -. Le sfide che abbiamo affrontato durante l'anno vedono l’impegno con il nostro More Roads, che accelererà il piano di crescita».

Il programma More Roads sostiene la strategia della società e gli obiettivi per il 2027: formare due milioni di nuovi motociclisti negli USA, far crescere il business internazionale del 50%, e lanciare cento nuovi modelli (elettrici compresi) in modo redditizio e sostenibile.


Tornando alle cifre di vendita H-D, nell’ultimo trimestre queste sono calate negli Stati Uniti del 10,1% (20.849 moto), mentre su base annua le moto vendute sono passate da 147.972 a 132.868 unità(-10,2%).
Nel 2018 il mercato statunitense nel suo complesso ha visto 263.750 nuove immatricolazioni, in calo dell’8,7% sull’anno precedente. Il mercato nazionale è cruciale per Harley-Davidson, rappresentando il 58% delle vendite di marca, e negli USA la marca di casa ha una quota del 50,5%.

L’export è sceso del 2,6% nell’ultimo trimestre, ma su base annua è aumentato dello 0,4% passando da 94.816 a 95.183 unità.
In totale le vendite nel mondo sono state 228.051 contro le precedenti 242.788 unità (-6,1%). Lo scorso anno il saldo fu -6,7%.
L’area EMEA è la più importante per le esportazioni H-D e qui si è saliti a 46.602 unità vendute (+3,7%). Comprende anche l’Europa che ha visto un mercato complessivo di 397.700 motocicli, in lievissimo incremento.
Il segmento dei modelli Touring è il più importante (44,6% e +3,3% nell’ultimo anno), seguito dai modelli Cruiser (34,3%, -1,9%) e dai modelli Street e Sportster (21,1%, -1,4%).

Nonostante il minor numero di moto vendute è aumentato il ricavo del comparto: 3,76 miliardi di dollari, +3,1%. Il risultato di tutte le attività (ricavi moto, parti e accessori, merchandise) è stato pari a 4.968 milioni di dollari (+1,1%). Il margine lordo del comparto moto è stato di di 1,61 miliardi di dollari (32,5% del fatturato), il margine operativo è stato invece di 422 milioni di dollari, l’8,5% del fatturato. L’utile per azione (3,19 dollari) è così aumentato del 5,6% nel corso 2018.

Le previsioni per il 2019 stimano vendite fra 217.000 e 222.000 moto (quindi in diminuzione), margine lordo stabile e margine operativo far 8 e 9%, in diminuzione rispetto al 9,5-10,5% di un anno fa.

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