Un'altra Honda RC213V-S all'asta

Un'altra Honda RC213V-S all'asta
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
La stima della casa d'aste francese Artcurial parla di un prezzo tra i 200.000 e i 300.000 euro che, se venissero raggiunti, porterebbero l'esemplare numero 112 della RC213V-S a sfondare un altro record
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
21 febbraio 2022

RC213V-S: da quando la MotoGP replica di Honda è tornata alla ribalta sui siti di aste di tutto il mondo, queste quattro lettere e questo numero hanno inziato a far brillare gli occhi degli appassionati e, sopratutto, dei collezionisti e sembra che sia iniziato un fiorire di esemplari a suo tempo argutamente acquistati da concessionari o privati per conservarli intatti e rivenderli al momento più opportuno.

Questa che vi presentiamo è la terza Honda RC213V-S che troviamo in vendita in un lasso di tempo se vogliamo piuttosto ristretto, data anche la tiratura limitata della raffinatissima moto che venne prodotta in circa 250 esemplari e nata forse come la reazione alla domanda di un ipotetico dirigente Honda: "È possibile targare una MotoGP?". La risposta la fu, nel 2015, la RC213V-S, una moto costruita ricalcando le specifiche delle Open allora ammesse in MotoGP e che era, e forse continua a essere, quanto più vicino a una MotoGP si potesse guidare. Certo, oggi le MotoGP sono totalmente diverse sopratutto a livello elettronico e aerodinamico ma questo non toglie in nessun modo fascino a una motocicletta che rappresenta una delle vette tecnologiche e prestazionali (in termini di performance globali) più alte mai prodotte in serie dalla Casa di Tokio e, a togliere ogni dubbio, pesa comunque il fatto che è la moto che Marc Marquez ha inforcato più volte in sessioni di allenamento.

La RC213V-S è quindi una moto realizzata sulla base della RC213V, abbandonando però alcune soluzioni come la distribuzione pneumatica (ma permane la cascata di ingranaggi) e il cambio seamless per il suo motore V4 da 1.000 cc e mantenendo una cura meticolosa nel suo assemblaggio. Se nella sua versione standard ha una potenza di 159 cv a 11.000 giri e una coppia di 10,4 kgm a 10.400 giri, il bello è che aggiungendo 11.000 euro alla già "interessante" cifra di 192.000 euro per l'acquisto, si otteneva lo Sport Kit che portava la potenza a 215 cv 13.000 giri (coppia massima 12,4 kgm a 10.500 giri) e limava 10 kg al peso che scendeva così da 170 a 160 kg, kit di cui l'esemplare numero 112 in vendita presso la casa d'aste Artcurial è già dotato.

Le sospensioni vedono all'opera una coppia di Öhlins: forcella pressurizzata TTX25 e mono TTX36 mentre al frenare provvedono tre dischi flottanti in acciaio prodotti dalla giapponese Yukata, con flangia in alluminio, sui quali agiscono pinze monoblocco Brembo. I cerchi sono Marchesini forgiati in magnesio.

La valutazione per questa leggendaria moto è ovviamente riservata a pochi (o a chi volesse vendere casa per trovare i fondi necessari all'acquisto) e la Casa d'aste stima un prezzo tra i 200.000 e i 300.000 euro. Tenendo conto che una RC213V-S ancora imballata nella sua cassa da trasporto è stata battuta a 218.600 poco tempo fa stabilendo il record di prezzo per una moto giapponese venduta all'asta, immaginiamo che i 200.000 siano certamente spuntabili per questo esemplare che non ha mai visto nè la strada nè la pista, ma le offerte che arriveranno da qui al 19 marzo (giorno dell'incanto) potrebbero anche stupirci e superare ogni primato.

 

 

 

Foto: Artcurial

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