Terremoto in Emilia: ancora morti e distruzione. Chiusa la Ducati

Terremoto in Emilia: ancora morti e distruzione. Chiusa la Ducati
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Scossa di magnitudo 5.8 in Emilia e nel Nord con epicentro a Mirandola (Modena). Ci sono 10 morti, crollati alcuni edifici. Paura anche a Milano. La Ducati ha chiuso lo stabilimento per verifiche strutturali
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29 maggio 2012

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Il sisma colpisce ancora l'Emilia

Nuova scossa di terremoto di magnitudo 5.8 stamani alle 9 in Emilia Romagna, con epicentro in provincia di Modena. Sono almeno dieci le vittime e tanti i crolli di edifici già danneggiati dal sisma del 20 maggio. I comuni prossimi all'epicentro sono Medolla, Mirandola e Cavezzo.  All'origine della nuova scossa potrebbe essere la rottura di una nuova faglia. E' morto anche il parroco di Rovereto di Novi, anche se non è chiaro se sia rimasto vittima di un crollo o di un malore.  Lo riferisce il comandante provinciale dei carabinieri, Salvatore Iannizzotto (fonte: Ansa). 

Nuovi crolli si sono registrati a Mirandola (coinvolti il duomo e la chiesa di San Francesco), Finale Emilia e San Felice sul Panaro. Moltissime le persone corse fuori da case e uffici e scese per le vie del centro storico di Bologna.
Il sisma ha fatto tremare gli edifici della provincia. A Borgo Panigale la Ducati ha mandato a casa i lavoratori al fine di effettuare verifiche strutturali agli impianti produttivi.
Dopo la scossa delle 9 di mattina i dipendenti sono stati mandati a casa per consentire ai tecnici e agli ingegneri di fare le verifiche strutturali necessarie a garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. La produzione dovrebbe riprendere già domani, mentre si ignorano al momento i danni causati dal sisma alle aziende fornitrici della Casa italiana, già duramente colpite dalla scossa del 20 maggio.

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