Suzuki GSX-R “Five-0 1000” by Classified Moto

Suzuki GSX-R “Five-0 1000” by Classified Moto
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Costruita per un motociclista delle Hawaii, questa special su base Suzuki GSX-R 1.000 di Classified Moto si ispira al mondo post apocalittico. Una streetfighter molto arrabbiata
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
5 agosto 2016

John Ryland ha abbandonato il suo lavoro di pubblicitario nel 2011 e due anni dopo ha lasciato il garage di casa nel centro di Richmond, in Virginia, per aprire Classified Moto. Che non è un negozio di moto e una officina, tanto che se volete visitarla dovete prima chiederlo a loro perché altrimenti troverete le porte restano chiuse. Di un paio di realizzazioni di CM vi abbiamo scritto sui Moto.it (qui trovate la più recente), questa che vi mostriamo ora è una veloce streetfighter, la più potente alla quale hanno lavorato a Classified Moto.

Si tratta di una Suzuki GSX-R 1.000 del 2013 il cui proprietario, Rob Belfort, ha chiesto di modificare dopo aver visto un'altra realizzazione di CM fatta su base Triumph Daytona 675. Lo stile Classified, molto lontano dal genere europeo contraddistinto dalle componenti puramente tecniche, è una sorta di una amalgama Frankensteiana, la definizione è dello stesso Ryland. Pezzi presi da altre moto, come si fa spesso, ma senza preoccuparsi troppo dell'uniformità di stile per giocare dichiaratamente con l'immagine da mondo post apocalittico.


 

Questa “Five-0 1000”, che non sfigurerebbe in un set cinematografico (del resto CM ha costruito moto per quello scopo), gira per le strade delle Hawaii, dove tra l'altro forse nei controlli non vanno troppo per il sottile. In ogni caso Belfort nel lasciare carta bianca ai preparatori una chiesto di non cambiare il serbatoio e nemmeno modificare la ciclistica, visto che non voleva perderne l'efficacia di guida.

Il fatto che la GSX-R abbia il telaietto posteriore smontabile ha semplificato la sua sostituzione con una nuova soluzione in tubi di acciaio che funge anche da profilo per la corta sella e il silenziatore di scarico (anche questo voluto dal proprietario posizionato in alto). L'impianto di scarico in acciao inox, fatto a mano, ha richiesto soltanto la revisione della mappa di iniezione, mentre il resto del motore è rimasto quello standard con i suoi 190 cavalli.


 

Buttata via tutta la plastica che c'era, al posto del coperchio in plastica davanti al serbatoio è stata costruito un telaietto chiuso da tela cerata dall'aspetto militare, è stato sostituito anche il vaso d'espansione del circuito di raffreddamento con uno in acciaio inox più tubo-spia trasparente per il livello.

La ridisegnata sella è stata rivestita a mano con tela e pelle, e si è lavorato sulle finiture superficiali per dare l'idea di avere a che fare con metallo maltrattato da calore e intemperie. Come se la moto avesse resistito a un cataclisma ma fosse pronta ad affrontare sicura l'ignoto.

foto Classified Moto

 

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