Phantom: la BMW S 1000 RR secondo Mehmet Doruk Erdem

Phantom: la BMW S 1000 RR secondo Mehmet Doruk Erdem
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Un render che reinterpreta la BMW S 1000 RR in chiave cyberpunk e futuristica
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
11 febbraio 2021

Da Mehmet Doruk Erdem viene questa interpretazione della BMW S 1000 RR che brilla certamente per originalità e carica aggressiva: si chiama Phantom ed è un render, non una moto reale, destinata concettualmente ai lunghi e larghi laghi salati dove poter esprimere al massimo le potenzialità del motore e della linea bassa e allungata. Della sportiva di Monaco non restano che le ruote e il motore, tutto il resto è totalmente frutto della fantasia e dell'abiltà del designer.

 

Il lavoro ci sembra magnificamente riuscito (è non è l'unico progetto dello stesso genere firmato da Erdem, potete trovarlo su Instagram e Facebook): ci sono certamente moto dal design più concreto ma il compito dell'avanguardia è da una parte essere di ispirazione per il mondo “reale”, dall'altra travalicare i limiti dell'idea di motocicletta ed esprimere anche concetti estranei al mondo delle due ruote ma sinesteticamente collegati.

Del resto, se priviamo la motocicletta della sua funzionalità (perché ovviamente con Phantom non fareste nemmeno il giro dell'isolato, troppo bassa con quelle lame rompighiaccio che non permetterebbero nemmeno la minima piega o l'infinitesimo affondamento della sospensione anteriore – posto che sia stata prevista – che poi andrebbe a toccare il manubrio), non rimangono altro che un'opera d'ingegno e un'opera d'arte.

Per quanto riguarda chi scrive, in Phantom si trovano suggestioni di videogiochi, visioni cinematografiche, espressioni che riguardano l'infanzia e l'immaginazione più innocente, i libri di Philip Dick, e risulta impossibile limitarsi a giudicare la mera oggettività motociclistica: inutile e totalmente fuori contesto contestare la posizione di guida, l'assenza di un minimo di sella, l'altezza da terra pari a zero. Godetevi il gioco delle superfici, la linea che sembra pronta a far scattare in avanti Phantom in un guizzo silenzioso e, magari, immaginate che tra 100 anni le moto del futuro potrebbero ringraziare Mehmet Doruk Erdem per l'ispirazione, chissà.

Fonte immagini: Facebook