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Brigitte Bardot non è mai stata soltanto un’attrice o un sex symbol, ma un fenomeno culturale capace di anticipare i tempi e di incarnare un’idea di libertà personale rara per la sua epoca. Tra le immagini più iconiche che la riguardano ci sono quelle che la mostrano in sella a una Harley-Davidson, non come accessorio glamour ma come dichiarazione d’indipendenza: la Bardot amava davvero le moto e il senso di fuga che offrivano, tanto che spesso guidava senza casco quando ancora non era obbligatorio, incurante delle convenzioni e dei commenti.
Proprio quella passione ispirò Serge Gainsbourg a scrivere "Harley-Davidson", canzone del 1967 costruita su doppi sensi e ironia, in cui la moto diventa estensione del corpo e del carattere di Brigitte. Una curiosità poco nota è che il marchio non gradì inizialmente l’uso esplicito del nome nel brano, salvo poi beneficiare enormemente dell’associazione con Bardot, che contribuì a renderlo pop anche in Europa.
BB, che non si considerava una cantante, incise il brano quasi per gioco, ma il risultato fu così potente da entrare nell’immaginario collettivo, tanto che ancora oggi è uno dei pezzi più riconoscibili legati al suo nome.
Nata a Parigi nel 1934 in una famiglia borghese severa, soffrì da giovane di forte timidezza e disturbi alimentari, un dettaglio che contrasta con l’immagine sicura che avrebbe poi mostrato al mondo. Fu la danza classica a darle disciplina e forza, prima che il cinema la trasformasse in un’icona globale con “E Dio creò la donna”. Un’altra curiosità riguarda il suo look: il celebre chignon Bardot nacque quasi per caso sul set, diventando uno stile copiato in tutto il mondo. Nonostante il successo, Brigitte ha sempre dichiarato di non aver mai amato davvero la recitazione e di essersi sentita spesso prigioniera del proprio personaggio pubblico.
A soli 39 anni abbandonò il cinema, scelta allora incomprensibile, per dedicarsi completamente alla difesa degli animali, fondando una delle organizzazioni più attive in Europa.
Attorno a lei sono sempre circolate leggende, esagerazioni e false notizie, ma questa volta la notizia è reale: Brigitte Bardot si è spenta il 28 dicembre 2025, lasciando il mondo a 91 anni, nella sua casa di Saint-Tropez, il luogo che aveva scelto come rifugio definitivo. La sua scomparsa chiude un capitolo fondamentale del Novecento culturale, ma non spegne il mito: restano i film, le immagini in moto, la canzone di Gainsbourg, il coraggio delle sue scelte e quella sensazione di libertà assoluta che ha sempre portato con sé.
La moto che appare nel famoso videoclip e sulla copertina del singolo del 1967 era una Harley-Davidson 750 Lateral con motore Flathead, un propulsore storico della Casa di Milwaukee, apprezzato per la sua semplicità e affidabilità e utilizzato in varie cilindrate dal 1929 fino agli anni ’70.
Oggi l'unico esemplare rimasto dei tre di scena è custodito con grande cura in un garage privato a Saint-Tropez, vicinissimo alla residenza in cui Bardot ha vissuto gran parte della sua vita. La moto è tenuta in ambiente climatizzato tra auto d’epoca e rarità, ed è uscita raramente solo per brevi spostamenti fino alla Plage des Salins, sulla sella in pelle sono ancora ricamate le iniziali BB.