Norme europee più dure per la sicurezza sulle strade

Norme europee più dure per la sicurezza sulle strade
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L'obbiettivo del pacchetto di leggi è quello di ridurre i morti sulle strade. Le prime direttive riguarderanno alcol, limiti di velocità nei centri urbani e finalmente doppie barriere di protezione laterale
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29 settembre 2011

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Il Parlamento europeo ha votato in favore di un giro di vite sulle norme relative alla sicurezza stradale nei Paesi aderenti alla Ue. La risoluzione approvata comprende 103 misure che fanno parte di un piano destinato a far scendere il numero di morti sulle strade dagli attuali 35.000 ogni anno a 18.000 entro il 2020. Questo documento è nato nello scorso marzo per iniziativa del deputato Dieter-Lebrecht Koch che aveva sottolineato come le misure prese fino ad oggi siano "timide, inadeguate e contestabili da un punto di vista etico".

L'obiettivo del programma proposto da Koch - che con l'approvazione del Parlamento è divenuto una risoluzione, è quello di arrivare a "zero morti" sulle strade europee. Tra i contenuti più importanti (che riguarderanno evidentemente anche l'Italia) ci sono la riduzione del limite di velocità a 30 km/h nelle zone residenziali e nelle strade ad una sola corsia di marcia prive di pista ciclabile, il divieto totale di assumere alcool per i primi due anni dalla patente e per i guidatori professionali e l'introduzione di etilometri che inibiscano automaticamente l'avvio del motore per i mezzi destinati al trasporto professionale (persone e merci). Previsti poi test più severi per il controllo della vista (ogni 10 anni per tutti gli automobilisti e ogni 5 per chi ha più di 65 anni) e l'adozione di barriere doppie ai lati delle strade per proteggere più efficacemente i guidatori delle due ruote.

La risoluzione approvata dal Parlamento - riporta Autoactu.com - prevede anche la creazione di una nuova figura, quella del Direttore Generale per la Sicurezza, che risponderà direttamente al Presidente della Commissione Europea. Il Direttore per la Sicurezza avrà la funzione di coordinare tutte le iniziative dei singoli Paesi ed avrà anche il potere di prendere direttamente misure destinate al miglioramento della sicurezza sulle strade europee.

Fonte: ANSA