Nico Cereghini: “Marc è impressionante, ma Bagnaia e Martin sono tosti…”

Nico Cereghini: “Marc è impressionante, ma Bagnaia e Martin sono tosti…”
Il secondo successo consecutivo del 93 vale il doppio del primo: ad Aragon era il re, qui domina sulla pista di Bagnaia, staccando il campione del mondo. A questo punto Marc è in lizza per il titolo? Certamente sì, anche se il gap è importante
9 settembre 2024

Ciao a tutti! La vittoria di Marc Marquez nel GP di San Marino ha un bel peso: è il secondo successo consecutivo, questa volta dopo un confronto diretto con Bagnaia. Se ad Aragon Pecco era stato messo fuori gioco dall’incidente, qui a Misano invece il campione del mondo ci ha provato, dopo il breve scroscio di pioggia è rimasto per qualche giro vicino al 93, lo ha studiato, poi ha mollato. Marc era superiore.

Pecco non stava benissimo, inoltre il capoclassifica Martin si era messo fuori gioco da solo sbagliando la strategia. Bagnaia si è accontentato del secondo posto e dei preziosissimi 20 punti? Direi che è antipatico pensarlo, si sente puzza di giustificazione e del resto è un argomento che lo stesso Bagnaia non ha usato. Il numero Uno si è limitato a dire: Marquez oggi era più forte, tra due settimane sarò più in forma. Che suggerisce ma non dice.

Di sicuro questa vittoria ha un sapore diverso da quella di Aragon e vale di più. In Spagna Marc aveva dominato dal primo giro del primo turno di libere, su quel tracciato aveva la meritata fama di imbattibilità. In più come ricorderete c’era pochissimo grip: quel successo poteva apparire come una eccezione, forse isolata. Ma adesso la conferma, a soli sette giorni, vale il doppio.

Perché il doppio? Perché nasce sì da una condizione particolare - la netta superiorità dello spagnolo quando c’è poco grip (che in fondo è stato l’ingrediente anche di Aragon) - ma poi la vittoria è stata da lui perfezionata nella seconda parte della gara. Il più veloce sull’asciutto, in sella alla GP23 contro la GP24, sulla pista che Pecco conosce meglio e dove scattava dalla pole...

Qualcuno ha spiegato l’impresa di Marquez, da sesto a primo quando è scesa quella poca pioggia, suggerendo che c’era chi poteva rischiare e chi no, non poteva farlo perché guardava al titolo. Non siamo d’accordo, crediamo che Marc non abbia rischiato proprio niente: semplicemente, sembra proprio che lui sappia arrivare subito a capire quel è il limite dell’aderenza e poi ci giochi intorno. In quello è da sempre il numero uno assoluto, non c’è storia.

In conclusione, la pioggia è abbastanza rara e le probabilità dicono pista asciutta per la maggior parte delle gare che ci attendono. Ma non si sa mai. E soprattutto è difficile sapere quanta sicurezza abbia acquisito Marc Marquez con questi due successi consecutivi. Bagnaia ha dimostrato di saper reagire bene agli intoppi, Martin resta leader e adesso non mollerà di un centimetro, ci aspettiamo un bellissimo finale di campionato.

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