Monopattini elettrici, boom di sanzioni a Torino: già superato l'intero 2024

Monopattini elettrici, boom di sanzioni a Torino: già superato l'intero 2024
Torino registra un boom di sanzioni per i monopattini elettrici nel 2025, superando già l'intero 2024. La polizia municipale intensifica i controlli mentre cresce il dibattito sulla sicurezza della micromobilità elettrica urbana
14 agosto 2025

A Torino, al 31 luglio 2025, si sono già registrate 4.436 multe per infrazioni legate all'uso dei monopattini elettrici, eguagliando in soli sette mesi l'intero dato del 2024. Un trend che, se confermato, porterà a un raddoppio delle sanzioni entro fine anno. Ma è soprattutto il capitolo incidenti a destare maggiore preoccupazione: nei primi cinque mesi dell'anno si sono verificati 109 sinistri che hanno coinvolto monopattini, di cui 91 con feriti. Il bilancio è pesante: 102 persone ferite e due vittime, entrambe alla guida del mezzo elettrico. Un dato allarmante se confrontato con l'intero 2024, che aveva chiuso con 296 sinistri totali e un solo decesso.

L'impennata di sanzioni è, sicuramente, correlata anche alle nuove norme introdotte con l'aggiornamento del Codice della Strada. Ma le vittime?

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Pillole di codice della strada: le nuove regole per guidare il monopattino [VIDEO]

Il giro di vite delle forze dell'ordine

La polizia municipale di Torino ha deciso di stringere le maglie dei controlli, concentrando l'attenzione su due fronti principali. Il primo riguarda le soste irregolari, che rappresentano la fetta più consistente delle violazioni con 2.739 verbali elevati. Il secondo ambito è quello dei comportamenti scorretti alla guida, che hanno generato 1.697 sanzioni.

Tra queste spiccano le 1.111 contestazioni per mancato uso del casco, obbligo introdotto recentemente dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nell'ambito del pacchetto di norme che ha reso più stringente la regolamentazione dei monopattini elettrici. L'intensificazione dei controlli rappresenta una risposta diretta all'escalation di incidenti e comportamenti scorretti che stanno caratterizzando la mobilità elettrica leggera nel capoluogo piemontese.

La mappa delle zone critiche

L'analisi territoriale degli incidenti rivela una distribuzione tutt'altro che omogenea sul territorio cittadino. La circoscrizione 6 si conferma l'area più critica con 39 sinistri registrati, seguita dalla circoscrizione 5 con 24 episodi e dalla 2 con 20 incidenti. Queste zone, caratterizzate da un particolare mix di traffico intenso, presenza di arterie principali e zone residenziali ad alta densità, vedono un utilizzo particolarmente diffuso dei monopattini, sia attraverso i servizi di sharing che come mezzi di proprietà privata.

La concentrazione degli incidenti in queste aree specifiche suggerisce la necessità di interventi mirati e di una maggiore attenzione nella pianificazione della mobilità urbana sostenibile.

Il confronto con la sharing mobility nazionale

Il fenomeno torinese si inserisce in un quadro nazionale della sharing mobility in profonda trasformazione. Secondo l'ultimo rapporto di settore, Torino registra 1,2 incidenti ogni 100mila noleggi di monopattini, un dato leggermente superiore rispetto alle biciclette che si attestano sotto l'1.

Sebbene la differenza non sia drammatica, evidenzia comunque un rischio di incidentalità lievemente maggiore per i monopattini. A livello nazionale, il settore sta attraversando una fase di consolidamento: i servizi di monopattini in Italia sono diminuiti drasticamente, passando da quasi 100 nel 2022 a 79 nel 2023, fino ai 53 di inizio 2024. Questa riduzione è dovuta al ritiro di diversi operatori dal mercato, alla cessazione di servizi in numerose città e all'introduzione di normative più stringenti.

I numeri in Italia

Nel contesto di generale ridimensionamento del settore, Torino rappresenta un'eccezione interessante. Se nel 2021 la città poteva contare su otto operatori e 4.600 mezzi, oggi mantiene ancora cinque società attive con circa 3.000 veicoli disponibili, più di qualsiasi altra città italiana ad eccezione di Roma che dispone di 13.000 monopattini. Milano, per confronto, ha visto ridurre drasticamente la propria offerta a sole 1.600 unità.

La flotta complessiva nazionale di monopattini in sharing è scesa a 30.000 unità a inizio 2024, un numero inferiore persino a quello del 2020, anno di lancio del servizio. La diminuzione del 20% registrata tra il 2022 e il 2024, pari a 18.000 veicoli in meno, testimonia una fase di profonda riorganizzazione del settore.

Il paradosso

I dati torinesi presentano un apparente paradosso: da un lato la diminuzione del numero di mezzi in circolazione, dall'altro l'aumento degli incidenti e delle sanzioni. Gli esperti del settore spiegano questo fenomeno con una maggiore concentrazione di veicoli in determinate aree urbane, un uso più intenso da parte di una platea ristretta di utenti abituali e l'impatto delle nuove normative che rendono più efficaci i controlli delle forze dell'ordine. L'obbligo di casco, assicurazione e targa identificativa introdotto dal governo ha infatti fornito agli agenti strumenti più precisi per individuare le violazioni e sanzionarle.

Il dibattito sulla mobilità elettrica leggera rimane comunque acceso: da una parte chi chiede ulteriori restrizioni per garantire maggiore sicurezza e vivibilità urbana, dall'altra chi sottolinea il ruolo fondamentale dei monopattini come alternativa ai mezzi comuni, a condizione di promuovere comportamenti responsabili e rispetto rigoroso delle regole del codice della strada.

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Fonte: Corriere Torino

Foto: ANSA/HUM