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Honda, il colosso giapponese attuale padrone del 40% del mercato globale, ribadisce il ruolo centrale della motocicletta nella sua filosofia produttiva "Monozukuri" (l'arte di fare le cose), sin dal lancio del suo primo modello di serie, la Dream D-Type nel 1949. Con una visione orientata a migliorare la vita quotidiana attraverso la tecnologia, l'azienda ha costantemente ampliato la sua offerta per soddisfare le diverse esigenze dei clienti in tutto il mondo. Oggi, Honda vanta una presenza globale nel settore motociclistico, con una gamma che spazia dai pratici scooter per la mobilità urbana alle potenti moto per il tempo libero, fino ai nuovi modelli elettrici. La sua capacità produttiva supera i 20 milioni di unità annue, realizzate in 37 stabilimenti dislocati in 23 paesi e distribuite attraverso una rete di oltre 30.000 concessionari.
Per l'anno fiscale appena concluso Honda raggiunge 20,2 milioni di unità vendute a livello globale, rappresentando circa il 40% del mercato mondiale delle due ruote a motore. L'Asia, con paesi come India, Indonesia, Tailandia e Vietnam, si conferma il mercato principale, assorbendo l'85% delle vendite, mentre Giappone, Europa e Stati Uniti contribuiscono per il 6% (1,2 milioni di unità). Il tutto denota una efficienza operativa straordinaria, supportata da piattaforme motociclistiche standardizzate a livello globale per categoria e da un sistema di approvvigionamento ottimizzato, che le permettono di offrire una vasta gamma di modelli e di mantenere una struttura aziendale altamente efficiente.
Honda è inoltre impegnata nella riduzione del costo totale di proprietà (TCO) delle motociclette elettriche, con l'obiettivo di allinearlo a quello dei modelli a combustione interna entro tre anni. A tal fine, nel 2028 sarà inaugurato in India un impianto di produzione dedicato alle moto elettriche, con l'utilizzo di moduli comuni per diversi modelli. Per le batterie, Honda sta collaborando con i produttori per definire specifiche adatte alle motociclette e garantire approvvigionamenti stabili.
In un'ottica di economia circolare, Honda sta sviluppando iniziative per il riutilizzo e il riciclo delle batterie. In India, in collaborazione con OMC Power, ha avviato un progetto per utilizzare i pacchi batteria mobili Honda E: come fonti di alimentazione per negozi e scuole in aree con fornitura elettrica instabile o assente. L'obiettivo finale è costruire una catena del valore orientata al riciclo, inclusi i metalli preziosi.
Parallelamente all'elettrificazione, Honda continua a lavorare per ridurre l'impatto ambientale dei suoi prodotti, migliorando l'efficienza dei motori a combustione interna ed espandendo la disponibilità di modelli a carburante flessibile, sfruttando l'esperienza maturata in Brasile. In India, con l'introduzione della CB300F, Honda è diventata il primo produttore di motociclette a lanciare un modello a carburante flessibile, dimostrando un approccio diversificato per rispondere alle diverse situazioni energetiche globali.
Attraverso queste iniziative, il business motociclistico di Honda, che storicamente generava la maggior parte dei suoi profitti in Asia, ha raggiunto un equilibrio maggiore a livello globale, con una significativa crescita anche in Europa e in altri paesi avanzati e in Sud America, contribuendo in modo sostanziale all'aumento degli utili e al miglioramento della struttura aziendale complessiva.
Il bello è che Honda prevede un'ulteriore espansione della domanda globale di motociclette, in particolare nella regione del "Sud Globale", che include mercati chiave come India, Indonesia, Filippine, Brasile e altri paesi dell'America Centrale e Meridionale. Si stima che il mercato globale delle motociclette, attualmente attestato sui 50 milioni di unità, possa raggiungere i 60 milioni entro il 2030, inclusi i veicoli elettrici.
Per rispondere a questa crescita e consolidare la propria posizione, Honda punta a introdurre prodotti sempre più competitivi, a perseguire la neutralità carbonica attraverso una sempre maggiore elettrificazione per rafforzare ulteriormente il suo business motociclistico, con l'ambizioso obiettivo a lungo termine di conquistare il 50% del mercato globale, comprese le moto elettriche.
A quanto dichiarato dai vertici dell'azienda, nei mercati in forte crescita del Sud-est asiatico e dell'America Latina, Honda intende consolidare la propria presenza sfruttando appieno i suoi punti di forza in termini di prodotto, vendite, assistenza, approvvigionamento e produzione globale. In India, il più grande mercato mondiale, l'azienda ha sviluppato un'offerta di prodotti mirata alle diverse esigenze dei consumatori e, grazie al potenziamento della rete di vendita e assistenza, mira a raggiungere la leadership di mercato. Honda prevede inoltre di espandere le proprie attività in India attraverso l'automazione degli impianti produttivi e la collaborazione con fornitori locali, valutando anche l'esportazione di prodotti "made in India" verso mercati sudamericani con esigenze simili.
In Europa, dove la domanda di modelli di grossa cilindrata per il divertimento è elevata, Honda continuerà a valorizzare i suoi modelli di successo come le serie CB, CBR, Africa Twin e Rebel. L'azienda ha inoltre rilanciato marchi storici come Hornet e Transalp e migliorato la sua offerta tecnologica con innovazioni come la trasmissione a doppia frizione (DCT) e la frizione elettronica Honda, per esaltare il piacere di guida. Grazie a queste strategie, Honda ha conquistato la leadership di mercato nei cinque principali mercati motociclistici europei (Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito). L'adozione di piattaforme comuni ha permesso di aumentare l'efficienza nello sviluppo, nell'approvvigionamento e nella produzione anche per i modelli a basso volume e alta variabilità. Inoltre, Honda ha sviluppato il primo motore V3 motociclistico al mondo dotato di turbocompressore elettrico, con l'obiettivo di integrarlo in futuri modelli ad alte prestazioni.
Con l'obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica per tutti i suoi prodotti motociclistici entro il 2040, Honda sta accelerando l'elettrificazione, senza tuttavia abbandonare il miglioramento dei motori a combustione interna. L'azienda ha delineato una "triplice azione per zero" con cui mira a realizzare una società basata sul riciclo e con zero impatto ambientale.
Entro il 2030, Honda prevede di introdurre a livello globale 30 modelli elettrici, con l'ambizione di raggiungere 4 milioni di unità vendute annualmente. Il 2024 è stato designato come l'anno dell'ingresso a pieno titolo nel mercato dell'elettrico, con il lancio in Indonesia di due modelli globali: il CUV E:, alimentato da batterie intercambiabili Honda E:, e l'Icon e:, con batteria fissa. Il CUV E: sarà disponibile in 20 paesi, inclusi quelli europei e il Giappone. In India sono stati annunciati due modelli elettrici specifici: l'Activa E:, con batterie intercambiabili, e il QC1, con batteria fissa. Ad oggi, Honda ha già introdotto 13 dei 30 modelli previsti.
Per favorire la diffusione delle motociclette elettriche, Honda sta lavorando non solo sull'offerta di prodotti, ma anche sullo sviluppo dell'infrastruttura di ricarica e utilizzo. Oltre a Giappone, Indonesia e Tailandia, l'azienda ha avviato un servizio di condivisione di batterie in India attraverso la sua filiale Honda Power Pack Energy India Pvt. Ltd. (HEID), con il lancio del servizio Honda E: Swap in tre importanti città indiane. Honda rafforzerà inoltre i servizi post-vendita sfruttando la sua vasta rete di concessionari in India e amplierà la rete di ricarica per i modelli con batteria fissa. L'obiettivo è conquistare la leadership anche nel mercato delle motociclette elettriche in India.