BSA, la leggenda continua

BSA, la leggenda continua
  • di Alfonso Rago
Si è svolto sulle rive del lago di Vico il raduno mondiale dello storico marchio inglese, che ancora suscita emozione.
  • di Alfonso Rago
27 luglio 2016

Malgrado il tempo che passa, più forte dell’oblio, pronunciare il nome BSA significa ancora oggi riaccendere antichi entusiasmi, come quando si soffia spazzando via la cenere e riappare per incanto il rosso della brace viva.

Edizione numero 53 per il Rally Mondiale BSA: quello svoltosi sulle rive del lago di Vico nell’Alto Lazio, si è risolto in un trionfo di passione e di storia motociclistica

L’evento, che si organizza ogni anno in un diverso Paese in ogni angolo del Mondo (il prossimo sarà in Olanda e il successivo addirittura in Australia) è da considerarsi il più significativo tra quelli che vedono coinvolte le Case motociclistiche scomparse.

La BSA (acronimo di Birmingham Small Arms), che dal 1786 produceva armi leggere e che nel 1907 entrò nel settore motociclistico, ha costituito l’ossatura del più importante gruppo motociclistico mondiale fino al 1969. Con l’incalzare delle tecnologie costruttive giapponesi l’industria inglese entrò in crisi, ed anche la BSA chiuse di fatto i battenti, nel febbraio del 1973.

Ma la sua fama ha resistito all’incedere degli anni: quella che è stata la più grande Casa motociclistica del mondo prima della Honda, ha conservato soprattutto nei paesi nordici e anglosassoni un larghissimo seguito di appassionati con più di trenta sezioni nazionali, ed un numero quasi illimitato di club regionali.

A dispetto del periodo poco favorevole agli spostamenti attraverso l’Europa (tra Brexit ed effetto terrorismo in molti hanno declinato l’invito a poche ore dall’evento), in oltre 150 hanno animato un Rally rivelatosi invece trionfale, divertente ed intenso, ricco di momenti forti, ad iniziare dalla sorpresa fatta dal BSA Club of England, che ha voluto riportare in Italia il monumentale trofeo che Gino Ghezzi, l’indimenticato importatore milanese della Casa dei “Tre fucili”, donò agli inglesi nel 1970.

Tra i Club nazionali il più numeroso è stato l’olandese, ottimo biglietto da visita in previsione del prossimo evento della Saga, che si terrà nei dintorni di Amsterdam.

La settimana d’incontro nelle terre dell’Alto Lazio ha proposto tutto gli ingredienti classici di un raduno motociclistico: passione e soddisfazione per tutti i presenti, tra veicoli pre-war e le ultime versioni “oil in the frame”, con il brivido di alcuni incidenti meccanici e molte riparazioni sul “green”, prima del gran finale in parata suggellato dal “Line –Up” sulla piazza dell’antichissima città di Sutri, patria dell’Imperatore Claudio e splendida testimone di duemilacinquecento anni di storia.

L’evento si è svolto grazie al lavoro del BSA Club of Italy, in collaborazione col Camping Natura, Riserva Naturale Lago di Vico, lo Studio Ambiente Green Promotion guidato da Maria Carmen Russo e Bruno Porcacchia, e del Comune di Sutri nelle persone di Ercole Fabrizi, Raimondo Zuchi (Assessore allo Sport) e Tommaso Valeri.

 

 

Argomenti