BMW e Triumph, missili europei a Bonneville

Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Le BMW S1000RR preparate da San Diego Motorcycles conquistano cinque primati. Il meteo frena il colpo grosso per un mostruoso siluro Triumph Castrol spinto da due propulsori della Rocket III da 1.000 cavalli
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
3 settembre 2013


La velocità pura è forse l'aspetto ormai meno rilevante per le moto moderne, giunte a livelli ormai irraggiungibili non solo su strada, ma anche nella maggior parte dei circuiti. Il fascino dei chilometri all'ora resta però sempre fortissimo, e i tentativi di record sui soliti palcoscenici fanno sempre notizia e scalpore. E nessun palcoscenico, quando si parla di record velocistici, è anche solo lontanamente paragonabile al lago salato di Bonneville.

Erin Hunter e Andy Sills con le BMW S1000RR da record
Erin Hunter e Andy Sills con le BMW S1000RR da record

 

E' notizia recente quella del successo del team messo in campo da San Diego BMW Motorcycles, che con una S1000RR in diversi allestimenti e i due piloti Erin Hunter ed Andy Sills ha conquistato ben cinque primati velocistici fra FIM ed AMA sul celebre lago dello Utah dopo le prove generali della SCTA Speedweek. Sills ha staccato 218,736 miglia all'ora (352,021km/h) nella categoria 1000cc pluricilindriche (dove sono ammesse moto con carenature estese ma non integrali) facendo registrare anche uno spaventoso passaggio a 227,5 miglia l'ora (366,12km/h). Record anche nella categoria naked (189,862 miglia all'ora, ovvero 305,55km/h) e altri due primati nelle corrispondenti categorie previste dall'AMA.

Velocissima anche Erin Hunter, che in sella ad una S1000RR con carenatura ottimizzata ma simile all'originale ha staccato 207,996 miglia all'ora (334,73km/h).

 

Meno fortuna ha avuto il team schierato da Triumph America, nato dalla collaborazione fra il preparatore Conspiracy Hot Rod, la struttura Carpenter Racing e il pilota statunitense Jason DiSalvo, ultimamente molto impegnato nei record velocistici ma ben più noto per le vittorie nell'AMA Superbike. Il mostro scelto per tentare l'assalto al record è un siluro con carenatura integrale spinto da due propulsori Triumph Rocket III turbocompressi ed alimentati ad etanolo (lo stesso carburante impiegato nella NASCAR e dal 2006 nelle IndyCars al posto del più pericoloso metanolo) che, con una cilindrata complessiva di 2970cc erogherebbero circa 1000 cavalli a 9000 giri. Spaventoso il valore di coppia, che si attesta a - tenetevi - 678 Newton/metri. Struttura non convenzionale anche per la ciclistica, con forcellone tanto al retrotreno quanto all'avantreno, con sospensioni Ohlins e impianto frenante in carbonio da F1 e paracadute di supporto.
 

Jason DiSalvo, pilota del Triumph Rocket da 1.000 cv
Jason DiSalvo, pilota del Triumph Rocket da 1.000 cv

L'obiettivo era quello di conquistare il nuovo record di velocità assoluto per mezzi di questo tipo - gli Streamliner - attualmente detenuto da Robinson con il suo Ack Attack, sfrecciato nel 2010 a 376,363 miglia all'ora (605,697km/h). Il team ha dichiarato, con un pizzico di sbruffoneria, di voler puntare direttamente alla cifra tonda delle 400 mph (643,737km/h), ma condizioni meteo avverse hanno tarpato le ali alla squadra anglostatunitense. La sfida, a quanto pare, è però solo rimandata - restate sintonizzati.

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