Anche a Londra motociclisti in allarme

Anche a Londra motociclisti in allarme
Se dovesse passare una proposta dei Verdi, anche le moto pagherebbero la “tassa di congestione” per entrare in città. E poi una stretta sugli Euro 3, nuovi limiti di velocità a 10 miglia orarie e ancora meno parcheggi... Follia che non passerà
13 agosto 2025

Motociclisti incavolati neri con le amministrazioni cittadine, anche a Londra. Lo racconta la testata britannica Visor Down: una proposta politica presentata all'Assemblea della capitale vorrebbe introdurre una nuova tassa per i motociclisti con il pretesto della sicurezza stradale. Oggi moto e ciclomotori sono esenti dal pagamento delle tasse cosiddette “di congestione” di Londra, ed entrano liberamente nelle zone a bassissime emissioni se soddisfano gli standard sulle emissioni Euro 3 o superiori (vale a dire la maggior parte delle moto prodotte dopo il 2007).

Ora Caroline Russell, membro dell'Assemblea del Partito Verde, suggerisce di "rivedere gli orari della Central Congestion Charging Zone (CCCZ) in modo che torni ad essere operativa anche di sera; aumentare i costi di utilizzo della zona centrale ed estendere la tariffazione alle motociclette".

Non solo: la signora Russell raccomanda l'eliminazione dei (pochi) parcheggi gratuiti per le due ruote, una maggiore sorveglianza da parte dei cittadini tramite dashcam e un'ulteriore riduzione dei limiti di velocità: fino a 10 miglia orarie in alcune zone.

Visor Down dice che il documento contiene idee confuse e le argomentazioni sono spesso corroborate da prove irrilevanti: in una sezione che invoca la pubblica umiliazione dei proprietari di veicoli di grandi dimensioni, il documento usa come esempio il pick-up Dodge Ram TRX. Ma ci sono soltanto 34 veicoli di questo tipo in tutto il Regno Unito… difficile che siano tutti a Londra.

Vale la pena di ricordare che, in termini di morti sulle strade, il Regno Unito è tra i Paesi più sicuri d’Europa. Motorcycle Action Group (MAG), ha esortato i motociclisti a scrivere ai loro parlamentari, ma pare improbabile che questo documento normativo vada da qualche parte, almeno nella sua forma attuale. Se non altro perché non sembra prevedere un'eccezione per le flotte di scooteristi addetti alle consegne: molti londinesi riterranno che influire sulla possibilità di ricevere un pranzo o un plico in tempi rapidi sarebbe troppo.

E poi c’è un tema di competenze. L'Assemblea di Londra non sembra avere il potere necessario per attuare queste raccomandazioni, di regola può porre il veto su alcuni elementi del bilancio del sindaco di Londra e soltanto con una maggioranza di due terzi: la proposta è stata presentata da un membro dell'Assemblea del Partito Verde, che detiene solo tre seggi dei 28 dell'Assemblea di Londra. E il sindaco è laburista.

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