SX 2019: Roczen in rosso al Supecross di Anaheim II

Massimo Zanzani
Nella seconda tappa stagionale che si corre nell’Angel Stadium tutti i riflettori di media e pubblico sono puntati sul tedesco nuovo leader Supercross
17 gennaio 2019

Dopo due frustranti stagioni che hanno messo a rischio la sua fantastica carriera, ritrovare Ken Roczen di nuovo al via con la tabella rossa nella classe regina del Supercross statunitense ha del miracoloso.

Lo dicono persino gli statunitensi, che verso i piloti stranieri hanno sempre avuto una iniziale ritrosia, i quali in questi anni hanno imparato ad amare la personalità estrosa del biondino tedesco perfettamente in linea con lo stile di vita della SoCal. Ma dell’ufficiale Honda HRC hanno saputo ben presto apprezzare anche la sua inarrestabile tenacia, unita alle sue indiscusse doti tecniche, che gli hanno fatto superare i momenti di grandi difficoltà che lo hanno messo a durissima prova in queste ultimi due anni.

Prima il pauroso volo d’angelo nella terza tappa 2017 mentre stava per agguantare sua ennesima vittoria in cui ha scongiurato la paralisi con ben 11 interventi chirurgici, poi la brutta frattura alla mano destra nella parte iniziale stagione successiva dovuta ad un contatto con Cooper Webb nella quale facendo ricorso a tutta la sua forza di volontà era riuscito a riportarsi ai suoi invidiabili livelli, che ancora una volta lo ha costretto a stringere i denti e a dover sopportare il peso di aver corso in due anni solo 9 delle 34 finali disputate.

Diventato atteso paladino degli appassionati, il 2° ed il 3° posto ottenuti prima ad Anaheim e poi a Glendale lo portano questo weekend in pista con la tabella rossa di capoclassifica e con la consapevolezza di poter rimanere in vetta alla classifica ancora per un bel po’, grazie anche alla sua attuale condizione fisica ottimale che ha raggiunto dopo diversi mesi di sofferenze.

Nella seconda puntata di Anaheim lo aspetta la prima tappa stagionale che ha il Triple Crown, ovvero il formato di gara che invece delle semifinali e della tradizionale finale prevede tre prove finali. Spettacolo assicurato, anche perché i suoi inseguitori hanno il dente avvelenato, ad iniziare dal vincitore della prova di inizio stagione Justin Barcia che lo insegue ad un punto di distacco e da Blake Baggett che la gara dopo ha centrato la sua prima vittoria 450 in carriera, per non parlare di Eli Tomac affamato di vittoria quanto mai e di Marvin Musquin in costante ripresa dal suo infortunio.

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