Philippaerts campione del mondo MX1! La nostra intervista

David è nella storia del Motocross, primo italiano a vincere il mondiale MX1. La MX2 laurea Rattray. Le interviste ai campioni
15 settembre 2008


Faenza (Italia)
14 SETTEMBRE ULTIMA PROVA MONDIALE MOTOCROSS: DAVID ENTRA NELLA STORIA
E' proprio così, David ce l'ha fatta! 
E' il nuovo campione Mondiale Motocross MX1, il primo con il passaporto italiano, il primo ad aver portato a casa la medaglia d'oro nella classe regina del motocross.
Lo sappiamo, è sempre stato veloce, ma quest'anno la sua dote più grande è stata la costanza, che in diverse occasioni lo ha anche costretto ad accontentarsi. Ma che, alla fine, lo ha premiato a dovere.

Anche la MX2 ha avuto il suo degno vincitore. L'uscita di scena prematura di Cairoli ha spianato la strada al plotone KTM che non ci ha pensato 2 volte a spartirsi le rimanenti vittorie di manche. Ed è arrivata anche qualche nuova rivelazione, di cui sentiremo parlare nel futuro prossimo.
Rattray si è preso ciò che si è meritatamente conquistato sul campo, grazie ad una superiorità fisica e mentale senza eguali.

Pirelli vince in MX1 ed MX2

Il Gran Premio di Faenza incorona la supremazia dell'Italia nella classe regina, la MX1, con Philippaerts. 
Ma premia anche premia lo straordinario successo di Pirelli che domina entrambi i mondiali, MX1 ed MX2, grazie a pneumatici che hanno fatto la differenza su ogni tipo di fondo, dalla sabbia del Nord Europa ai terreni duri dei Paesi Mediterranei. Con questi due nuovi titoli Mondiali Pirelli porta a 51 i successi iridati vinti dall'azienda italiana.

INTERVISTA A DAVID PHILIPPAERTS FRESCO CAMPIONE MX1
Congratulazioni David, che cosa provi ad essere entrato nella storia del motocross italiano?
Sicuramente è una sensazione incredibile, sono il primo italiano ad aver vinto questa classe e quindi ne vado molto fiero.

La costanza è stata la tua arma vincente?
Sì, il risultato di oggi è frutto di un anno di gare di cui ogni manche ha avuto la sua importanza. Per vincere un campionato non serve vincere tutte le gare, ma serve essere sempre presenti e portare a casa punti, come fece Ramon lo scorso anno. Ho incamerato solo 2 zeri in tutta la stagione e questo è stato il mio punto di forza.

All'inizio dell'anno hai dichiarato un paio di volte di voler puntare al titolo. Quand'è che hai realizzato di potercela fare?
In realtà l'ho realizzato a metà di quest'ultima manche, prima non si può mai sapere... un problema alla moto, un errore, le gare sono sempre state combattute fino all'ultimo. Ma è andato tutto alla grande e vorrei ringraziare ancora Rinaldi per aver creduto in me ed avermi dato la possibilità.

Nell'arco di tutto il mondiale, qual è stata la tua gara migliore?
Quella di Loket. Sono venuto via da quella precedente avendo perso la tabella rossa e volevo assolutamente riprendermela. Il team ha svolto un lavoro eccezionale e mi ha preparato una moto nuova per la gara davvero potente. Infatti sono riuscito a riprendere la testa della classifica.

Come hai vissuto la seconda manche di oggi? Come mai ti guardavi spesso indietro?
Ero abbastanza tranquillo, i box mi avevano detto che Ramon era secondo e De Dycker quinto, ma andava bene così. E' probabile che ci siano state diverse presone che mi volessero a terra e quindi sono stato alla larga da tutti per non entrare nei guai.

Qualcuno in particolare che vorresti ringraziare?
Vorrei ringraziare la mia ragazza Alice, perché in questi ultimi cinque anni ha fatto davvero l'impossibile per aiutarmi a diventare quello che sono diventato oggi.

INTERVISTA A TYLA RATTRAY CAMPIONE DEL MONDO MX2
Finalmente ce l'hai fatta! Sei il nuovo Campione del Mondo! Come ti senti?
Si è vero, finalmente! Dopo tre anni ci sono riuscito. E' una sensazione incredibile, la più bella che abbia mai provato finora. Questa sera penso che festeggerò pesantemente!

Ma cosa è cambiato dagli anni passati?
Alla fine del 2007 ho cambiato molte cose e ho deciso di farmi seguire da un preparatore fisico di alto livello. Volevo fare tutto nel modo più serio possibile e non so dirti più quante ore io mi sia allenato in moto in bici ecc... Quest'anno però il mio stato di forma è stato incredibile in quanto sono rimasto al top per tutta la stagione e questo mi ha dato la forza di vincere il titolo

L'anno prossimo 450, ti senti pronto?
E' una nuova sfida che non vedo l'ora d'intraprendere, dovrò cambiare alcune cose a livello di preparazione, per esempio dovrò farmi più muscoli, ma mi sento assolutamente pronto. Già verso la fine di quest'anno parteciperò ad alcune gare con la quattroemmezzo, ci sarà anche Stefan (Everts ndr) che mi darà i giusti consigli.

Tra due settimane ci sarà il Nazioni. Come ti vedi nel confronto con l'America?
Considerando come giravamo io e Tommy (Searle, ndr) oggi, credo che il confronto sarà abbastanza equilibrato. Non li considero affatto superiori, perché il livello qui in Europa si sta alzando ogni anno sempre di più. Vedremo tra 2 settimane a Donnington, nel cortile di casa di Tommy ! (ride, ndr).

La cronaca delle gare di Faenza
Vediamo come sono andate queste ultime 4 manche:

MX2
MX2 gara1:
Il francese Boisserie parte al comando, ma subito viene braccato da Searle e Rattray che viaggiano in coppia: il primo è in pista per vincere senza mezzi termini, con l'obbiettivo di chiudere alla grande una stagione già da incorniciare per partire alla volta dell'America. Il secondo invece calcola bene la sua posizione, si tiene a distanza dal leader e guida sciolto e rilassato, conscio del fatto che la seconda posizione lo rende matematicamente campione. Alle spalle del trio di testa si alternano Sword, Van Horebeek e Roelants, che dimostra di essere diventato veloce non solo sui sabbioni nordici a lui famigliari, ma anche sul duro di Faenza. Roelants però verso la fine deve cedere agli attacchi di Simpson e dell'americano Osborne. Chiude le prime dieci posizioni il giovanissimo Alex Lupino, che in assenza di Cairoli, di cui ne sta prendendo sempre di più  le sembianze  in termini di guida, tiene alta la bandiera di De Carli. Attardati gli altri italiani Monni, Deny Phillippaerts, Lombrici, Bonini, Guarneri e De Bortoli, che, tranne per il primo, finiscono fuori dalla top 15.

MX2 gara2:
Questa volta scatta al comando  Roelants e riesce a scappare per ben dieci giri, fino a quando viene  nuovamente braccato da Searle che lo sorpassa di autorità e va a vincere il suo ultimo GP del circus Mondiale. Seguono Osborne, Rattray, Sword e Goncalves che giungono in quest'ordine anche al traguardo. Buona prestazione per Monni che conclude decimo e nuovamente per Lupino, ancora una volta a punti nonostante fosse partito nelle retrovie.

MX1
MX1 gara1:

Max Nagl parte subito in testa e, dopo la prima curva nessuno lo ha più visto. Inanella una serie di giri veloci impressionanti creando uno spazio tra se e gli inseguitori abissale. Alle sua spalle si consuma la battaglia per la corona Mondiale: David è molto guardingo e parte ottavo, ma via via sale di posizione in posizione fino ad arrivare terzo alle spalle del rivale De Dyker. L'altro pretendente al titolo invece (Ramon) è nervoso e guida male, parte decimo e va solo peggiorando. Al sesto giro infatti incappa perfino in una caduta. Alle spalle di David in seguito si forma un gruppetto di Honda (Mackenzie, De Reuver e Bill) capitanate dalla KTM di Barragan che creano il cuscino ideale tra il nostro neocampione e quello uscente. Coppins, dopo una discreta partenza perde posizioni fino a terminare decimo. Diciassettesimo Salvini dopo un buon recupero dall'ultima piazza.

MX1 gara2:

Grande tensione per questa ultima manche. L'attenzione è tutta rivolta a Philippaerts ed ai suoi due avversari della Suzuki, in quanto tutti ancora matematicamente in lizza per il titolo. A David bastano solo 2 punti. La partenza è un copione della prima. Nagl parte come un missile e sparisce all'orizzonte. Ramon questa volta parte bene e cerca di seguire il leader, riuscendoci con un distacco che rimane costante per tutta la manche di 5 secondi. Strana la guida del Belga che in questa seconda manche sembra completamente un'altra persona. Coppins, Leok e Barragan seguono leggermente attardati, ma contengono la risalita di De Dyker che si ferma alla quinta piazza. David invece, partito bene, si defila da ogni possibile bagarre per non rischiare e lascia passare diversi piloti per poi concludere nono, posizione più che sufficiente per attribuirgli la tabella numero 1.
Bene anche Salvini, che partito bene, riesce a mantenere la sua tredicesima posizione fino alla bandiera a scacchi.

Aimone Dal Pozzo