MX. Cairoli passa alla KTM?

Il mondiale entra nella fase calda ma è il mercato piloti a dominare la scena: Cairoli interessa alla KTM, mentre Stefan Everts potrebbe lasciare la casa austriaca.
28 luglio 2009


Follie d'agosto: Cairoli "libero" e il caso Musquin
Dopo il GP di Svezia e dopo essere stato annullato da tempo il GP in Sud Africa previsto per il 19 agosto, il mondiale MX si pensava potesse godere di meritati giorni di pausa e invece... lavori in corso, e che lavori!
Scioccante, quasi sconcertante, l'annuncio di Yamaha di lasciar "libero" il signor motocross del momento, che risponde al nome di Antonio Cairoli, queste tre settimane scarse, ci hanno riportato a ridosso della dodicesima prova che si svolgerà sulla mitica "spiaggia"... scusate, sulla mitica pista di Lommel (sabbione incredibile, per chi non conoscesse la location), con frenetiche notizie che si sono rincorse, sono state smentite, confermate, e smentite ancora per una serie infinita di volte.
Da non dimenticare il "caso Musquin" che, dopo lo stop imposto al pilota proprio nell'ultimo GP di Svezia, si è risolto con il pilota francese, attuale leader della MX2, che continuerà da qui a fine stagione a gareggiare con le orange KTM factory di Mattighofen.
Con Cairoli ufficialmente sul mercato, si è aperta la caccia al budget. Nel momento dei tagli effettuati da Yamaha, i vari manager e direttori sportivi delle più importanti squadre si sono visti "precipitare" dal cielo la possibilità del colpo grosso e cioè di vedere avverarsi un sogno, quello di ingaggiare Antonio Cairoli. Il primo fra tutti a muoversi, è stato ovviamente Claudio De Carli, che della dipartita di Antonio dalla sua squadra non ne ha voluto sapere parlare nemmeno per un istante. Data per scontata la non possibilità di continuare il rapporto con la casa dei tre diapason che da quindici anni lo legava ai colori Yamaha, il manager capitolino si è dato da fare ma soprattutto si sono dati da fare i vari direttori marketing della altre case motociclistiche per sondare il terreno e per poter vestire dei propri colori il team che per ben tre volte ha conquistato la corona iridata della classe minore (Chiodi in 125 e Cairoli due volte in MX2). Dopo le innumerevoli illazioni su chi e su come avesse avuto ragione della trattativa, al momento la situazione più concreta sembra quella che vedrà lo storico colore blu dei mezzi del Team De carli, trasformarsi nell'arancio accesso delle KTM made in Austria. Una manovra che coinvolge direttamente la Red Bull, main sponsor sia di De Carli che di KTM factory, che sborserebbe il budget necessario per garantirsi le prestazioni di Antonio Cairoli che, per la prima volta in vita sua salirebbe su una KTM. Per il solito discorso della piramide, con il vertice (Cairoli) in ballo, tutti gli altri piloti si sono visti costretti a ballare.
Una danza all'insegna dei se e dei ma che al momento ancora sta coinvolgendo la maggior parte dei piloti delle due classi. Con Philippaerts saldamente in sella alla Yamaha gestita dal Team Rinaldi, e la sicura uscita di scena di Coppins dalla squadra parmense, il candidato numero uno a ricoprire il ruolo di spalla del campione in carica sembra Davide Guarneri che per il gioco del limite di età imposto alla MX2 (23 anni) si trova obbligato al salto di categoria. Dopo un 2009 non esaltante ma costante nei risultati, Guarneri potrebbe trovarsi nel vortice del vertice raggiungendo l'amico Philippaerts nella squadra "dei sogni". Ma la danza non finisce qui.

Barragan e Nagl alla ricerca della conferma in MX1
Detto di Cairoli, probabilmente vestito dei colori KTM, sarà quasi sicuramente lo spagnolo Barragan a doversi accasare altrove nel caso la stessa KTM confermi Nagl e porti Goncalves in MX1. Nagl che però fa gola al team Teka- Suzuki. Il main sponsor dei fratelli Geboers avrebbe caldeggiato il passaggio del giovane tedesco nella squadra ufficiale dato che lo stesso sponsor batte bandiera teutonica e cosi facendo avrebbe in serbo per le due cilindrate una "magic couple" formata da Nagl e dall'astro nascente Roczen.
Con Yamaha, KTM e Suzuki presumibilmente già sistemate, chi ancora rimane un po' in ombra è la Honda. Legati alle decisioni che devono pervenire dal paese del sol levante in quanto a budget economico disponibile per la prossima stagione, i vertici della casa alata al momento sembrano rimanere fermi "al palo". L'unica certezza è la riconferma dell'accordo con Strijbos che continuerà la sua partecipazione nella MX1 con il Team Martin, da molto tempo squadra di riferimento per Honda nel mondiale MX.
Affiancare al giovane belga una "spalla" adeguata, considerando la quasi certa non riconferma di De Reuver, diventa impresa ardua soprattutto nel caso di budget limitati. Nel caso però, che alla Suzuki Teka arrivi l'emergente Clement Desalle, che al momento richiede un ingaggio da top rider, si aprirebbe l'ipotesi di una squadra a trazione belga per Martin con lo stesso Strijbos appaiato da Steve Ramon lasciato libero da SUzuki, per riconfermare De Dycker che costerebbe meno.

La Kawasaki aspetta Pourcel
Melotte quasi prossimo al ritiro
e un Mackenzie non esaltante che sta cercando di risolvere alcuni problemi fisici, costringerà anche l'altra squadra di riferimento per Honda (Team CAS) a correre ai ripari. Altra grande a rimanere al momento alla finestra è la Kawasaki che sembra attendere fiduciosa il ritorno di Sebastien Pourcel, dopo una stagione che lo ha visto quasi da subito spettatore forzato a causa dell'infortunio subito alla spalla destra che lo ha costretto all'intervento chirurgico.

TM e Aprilia
In casa "Italia",parlando di TM e Aprilia, Aigar Leok sarà ancora in sella alla blu di Pesaro mentre uno dei due bicilindrici rosso neri sembra dovrà passare di mano. Confermato Manuel Priem, è quasi certa la dipartita dello svizzero Julien Bill. Al momento nessun nome è trapelato dalle sempre super cucite bocche degli uomini Aprilia ma, nel caso di un clamoroso passaggio di Nagl alla Suzuki e conseguente uscita di Ramon, non è detto che il due volte campione del mondo non venga interpellato per un test in Italia. Dalla danza di uomini e mezzi della MX1 non rimane ovviamente indenne la cilindrata minore che, visto il subentrare del limite di età, subirà uno scossone.

La MX2
Goncalves, Sword, Monni, Boissiere, Guarneri, Leuret, Bonini sono coloro che saranno costretti a passare di grado per raggiunti limiti di età. Rimanendo prettamente nei confini italici, conseguentemente ai tagli Yamaha, chi sembra dover subire il colpo maggiore da questa conseguenza, è il Team di Ilario Ricci. Storicamente legato a Yamaha, il manager modenese si vede costretto a rivedere i suoi piani. Con Guarneri in MX1 per cause di forza maggiore, Loic Larrieu sotto contratto con Yamaha Europa e quindi a questo punto dirottato in un'altra squadra e con Aubin che preferirebbe passare in MX1 da subito, l'organico di Ricci sarebbe totalmente da rifare. Legato comunque a doppio filo con Yamaha attraverso la concessionaria ERREZETA del fratello, Ricci potrebbe decidere di schierarsi autonomamente con moto Yamaha (aiutato magari da Yamaha Motor Italia) anche se al di fuori dei team supportati ufficialmente. Un supporto ufficiale che per la prossima stagione sembra pilotato dall'accordo, ancora non ufficializzato, che prevede la sponsorizzazione a 360 gradi da parte di Monster Energy di tutte le squadre ufficiali Yamaha, a partire dalla MotoGP in giù!
Voci molto attendibili danno per scontato che, a valle di questo accordo, ci sia la dipartita di Ricci dall'orbita ufficiale Yamaha (è stato sempre il team di riferimento in MX2 in questi ultimi anni) a favore della squadra di Gariboldi che al momento spadroneggia nell'Europeo MX2 con Charlier e porta gia i colori Monster e non ultima, questa situazione, avrebbe compromesso anche i rapporti tra la casa e il Team De Carli, che da due stagioni è supportato da Red Bull.
Sempre rimanendo in "casa Ricci", a prescindere dal discorso Yamaha o meno, potrebbe accasarsi presso la factory di Guiglia, il giovane viterbese Alessandro Lupino. Dopo tre anni in seno al team De Carli, sembra proprio arrivato il momento per "the wolf" di cambiare. Le nuove regole prevedono che i team si impegnino a partecipare al campionato con due piloti entrambi schierati in un'unica cilindrata e di fatto, da De Carli ci sono gia Cairoli e Leok confermati per la MX1 e quindi, Alex sarebbe costretto a cambiare casacca per rimanere in MX2. Sicura la migrazione di Monni in MX1 (per questioni di età ed in scadenza di contratto con 3C e ancora non si capisce se cambierà team) resta da vedere anche cosa farà Deny Philippaerts sempre che rimanga in MX2.
Nulla ancora di deciso nemmeno per Marco Maddii.
Altra notizia di mercato ma non di piloti è che il 10 volte iridato Stefan Everts, sarebbe in procinto di terminare la sua collaborazione con KTM per intraprendere una sorta di management esterno con più piloti, non rimanendo più legato alla squadra austriaca in forma diretta e quindi con possibilità di seguire anche piloti di diverse marche.

Ipotesi certezze e smentite, questo il leit motive di questo caldo fine Luglio, da venerdì prossimo il circus inizierà di nuovo a ripopolarsi a Lommel, in Belgio, dove è prevista la dodicesima prova delle quindici in programma. Qualcosa di nuovo verrà fuori, molto di vecchio... rimarrà nel dubbio!

Enzo Tempestini

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