Motocross: Steven Frossard

Motocross: Steven Frossard
Massimo Zanzani
Dopo cinque mesi di convalescenza il francese della Yamaha Monster Energy ha ripreso gli allenamenti con un unico obbiettivo: il titolo MX1 | Massimo Zanzani
26 dicembre 2012

Punti chiave


Sono bastati pochi secondi ed un solo errore per fargli perdere un intero anno di lavoro. Ma non a caso Steven Frossard si è guadagnato l’appellativo di Gladiatore, e l’incidente al ginocchio destro battuto nelle qualifiche del GP della Bulgaria non gli ha lasciato strascichi psicologici. Dopo tante settimane lontano dalla moto, da poco è ritornato alla guida della sua Yamaha YZ 450 FM. «In questi mesi di sosta ho lavorato molto fisicamente – spiega il pupillo di Michele Rinaldi - perché dopo l'operazione per un mese non mi sono mosso e ho perso tonicità alla muscolatura della gamba. E’ stato difficile recuperarla, ma adesso ho finito e i primi test sulla moto sono stati positivi. Ho già fatto cinque allenamenti e non ho avuto problemi all’articolazione, così sono riuscito già a raggiungere una buona velocità».


Hai cambiato la preparazione rispetto all'anno scorso?

«Per ora ho fatto più bicicletta e meno corsa a piedi per non stressare troppo il ginocchio, ma era un allenamento di recupero e non per la prossima stagione di GP».


La tua lunga assenza dalle gare ti ha dato più tempo da dedicare ai tuoi hobbies.

«Sì, sono stato di più con la mia ragazza, sono andato a trovare i miei amici nel sud della Francia e mi sono dedicato un po' al jet ski».


Hai mai ripensato all'incidente della Bulgaria, a come è successo e perché?

«Si, ho capito di aver fatto un errore ma se non fossi stato sfortunato avrei potuto recuperare in fretta. Invece mi sono dovuto fermare e non ho potuto fare altro che vedere correre gli altri piloti, vorrà dire che mi servirà il prossimo anno».


Hai seguito quindi i GP in TV?

«I primi tempi no perché non ce la facevo, ero troppo arrabbiato e deluso. Poi ho iniziato a vederli, e sono anche stato a Lierop, ma sinceramente vedere Cairoli sempre in testa da solo per me è stata dura».


Hai fatto il tifo per qualche pilota?

«Per Tony, è un bravissimo ragazzo, saluta sempre, e quando mi vede chiede sempre come sto».


Pensi che abbia meritato il titolo?

«Certo, è il più forte».

 

Lo l'avrei potuto battere in certi GP, ma non so come sarebbe andata nell’arco della stagione

E se ci fossi stato tu?
«Non saprei, ha avuto una stagione perfetta, ha vinto non so quanti GP ed è stato fortissimo tutto l’anno. Io l'avrei potuto battere in certi GP, ma non so come sarebbe andata nell’arco della stagione, è difficile da dire».


Hai già preparato la moto per il 2013?

«Stiamo lavorando in questo periodo, prima del Nazioni Joshua Coppins aveva provato alcune modifiche ed ora stiamo continuando a provare pezzi speciali. Ero già molto contento della mia moto, ma l’obiettivo è quella di rendere sempre più facile e maneggevole la ciclistica e ancora più fluido il motore senza perderne la personalità».


Il prossimo anno i GP saranno più sparsi in giro per il mondo. Cosa ne pensi?

« L’unica cosa che mi lascia un po’ perplesso è che si inizia un po' troppo presto, ma a me piace viaggiare e quindi sono favorevole ad andare anche i Paesi lontani. Spero solo che i team riescano a coprire il budget per affrontare la stagione».


Si correrà in nuove piste come Germania, Qatar e Tailandia, ti piace cambiare o preferisci correre sui soliti circuiti?

«Decisamente andare in nuovi tracciati, diventa noioso correre ogni anno sulle stesse piste e scoprire nuovi impianti mi diverte e da uno stimolo in più».

 

Steven Frossard
Steven Frossard

Qual è il tuo obiettivo per il 2013?
«Lo stesso di quest'anno, salire sul podio e cercare di vincere il campionato, ma devo battere Antonio e non sarà facile».


Hai pensato a qualche strategia?

«L’unica è puntare alla continuità, è pazzesco pensare come lui ogni gara finisca sempre sul podio».


Cosa pensi degli altri piloti?

«Ritengo che nella MX1 ci sia un livello buonissimo perché molti piloti, come Paulin, Nagl, Bobryshev, Desalle, possono vincere un GP. Il problema è che uno solo è costante durante tutta la stagione, ed è Cairoli, quindi se rientro e finisco tra i primi tre è un buon risultato».


Quest'anno non sei stato l'unico a mancare l'obiettivo, tra i quali Desalle e Paulin, pensi sia stato un campionato un po’ anomalo?

«Non so cosa dire, se è stato perché gli altri piloti a fine stagione erano stanchi o se è stato Tony ad essere più veloce sul finire del campionato. Fatto sta che il più forte è stato lui».


Nel 2013 avrai un nuovo compagno di squadra, Joel Roelants.

«E' giovane, simpatico, e penso che sarà un buon compagno di squadra. Quest’anno con Philippaerts non ho avuto problemi, ma penso che per David sia stato difficile quando sono arrivato io perché ero più giovane e ho avuto subito dei buoni risultati, i rapporti quindi non erano così stretti ma è normale e comunque ci siamo sempre rispettati che è la cosa più importante».

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