Internazionali d'Italia MX 2018. Cairoli campione. Terribile incidente per Gajser!

Massimo Zanzani
Al messinese della KTM, impostosi nella MX1 e nella Supercampione, al veneto della Honda Martin che ha fatto sua la MX2, e a quello dell’Husqvarna Maddii Racing mattatore della 125; infortunato invece Gajser al debutto stagionale
18 febbraio 2018

Meglio di così Tony Cairoli non poteva aprire la stagione che gli consentirebbe di scrivere un’altra pagine di storia del motocross Mondiale. Per ora si è accontentato di far suoi i due titoli degli Internazionali d’Italia, dove ha sottolineato quanto alta si la sua determinazione per raggiungere il record di Stefan Everts.


Il primo capolavoro lo ha fatto nella MX1, dove, nonostante i 40 punti di vantaggio che gli permettevano di poter agevolmente controllare il rivale Romain Febvre, ha voluto dare un’altra prova di forza rimanendo al comando dal primo giro sino alla bandiera a scacchi, che lo ha incoronato campione della classe regina per la decima volta.


Grazie alle due vittorie precedenti e alla possibilità di scartare un risultato, l’assegnazione del titolo Supercampione per lui era solo una formalità: ma anche in questo caso Tonino ha voluto firmare l’ultima manche degli Internazionali 2018 con un’altra fantastica prestazione, fotocopia di quella esibita solo un’ora prima.


Alle sue spalle nella 450 si sono piazzati Jeremy Van Horebeek e Febvre, terminati a ruoli invertiti nella classifica finale di campionato; mentre nella gara conclusiva il francese della Yamaha è arrivato secondo davanti al compagno di scuderia fiammingo, piazzandosi al posto d’onore nella graduatoria assoluta con 55 punti di vantaggio su Van Horebeek.


Nella MX1, in evidenza anche l’inossidabile Tanel Leok, il neo acquisto di TM Max Nagl e Alex Lupino, rispettivamente 4°, 5° e 6°, con l’azzurro della Kawasaki che si è assicurata la 4ª piazza anche in campionato oltre alla 5ª nel Supercampione.


Peggior inizio d’anno non ci poteva essere invece per Tim Gajser, protagonista di una sfortunata caduta poco dopo la metà della manche MX1, mentre si trovava comodamente in seconda posizione. Purtroppo lo sloveno della HRC ha perso l’aderenza sulla staffa in una curva, trovandosi sbilanciato nel salto successivo e impossibilitato a gestire il comando dell’acceleratore, che è rimasto praticamente a tutto gas. Il risultato è stato un volo pazzesco terminato sulla rampa del salto successivo, dove è atterrato sbattendo violentemente col volto procurandosi una frattura alla mandibola e la rottura di diversi denti. Tim è stato immediatamente ricoverato, e sottoposto a due interventi chirurgici per rimediare i notevoli e dolorosi danni riportati dall’articolazione mandibolare.
 


La MX2 ha registrato subito un colpo di scena che ha cambiato le sorti del titolo. Al termine del rettilineo di partenza, tra i tanti piloti finiti a terra c’è stato anche il leader Maxime Renaux, che si è rialzato con la leva del cambio rotta e quindi impossibilitato a difendere la sua tabella rossa, passata così a Michele Cervellin al quale è bastato il sesto posto per assicurarsi il titolo. La gara è andata all’ottimo pilota HRC Calvin Vlaanderen, che al primo passaggio ha scavalcato definitivamente lo svedese Alvin Ostlund il quale si è assicurato il posto d’onore finale davanti all’olandese e a Renaux.


Due secondi posti hanno invece permesso a Mattia Guadagni di far sua la vittoria di giornata della 125, davanti al grintoso austriaco Rene Hofer e allo sfortunato olandese Rick Elzinga, che dopo aver vinto la prima manche si è infortunato nella successiva. Mattia ha conquistato anche il titolo della ottavo di litro conteso sino alla fine con Emilio Scuteri, il quale si è dovuto accontentare della seconda posizione davanti ad Alberto Barcella.