AMA Supercross, round 2: San Diego

AMA Supercross, round 2: San Diego
Massimo Zanzani
Roczen fa sua anche la seconda tappa della 450, che ha registrato lo stesso podio di quella d’apertura; nella 250 doppietta anche per McElrath
15 gennaio 2017

Il podio è rimasto uguale a quello dell’apertura di Anaheim, ma questa volta per salire sul gradino più alto del podio Ken Roczen si è dovuto spremere un po’ di più. Per carità, quello creatosi col suo passaggio alla Honda è un micidiale connubio che sulla carta dovrebbe portare numerosi frutti, però una pista che si è sempre più deteriorata col passare dei giri a causa del terreno allentato dalla pioggia del giorno prima lo ha costretto ad una tattica prudente, della quale ha approfittato il campione in carica Ryan Dungey.

In un paio di occasioni i due hanno fatto un paio di tiramolla, soprattutto nel tentativo del leader di classifica di trovare traiettorie migliori che non sempre si sono rivelate valide, specie quella iniziata ad un paio di giri dalla fine che ha fatto alzare il pubblico in piedi, ma che non ha cambiato le carte in tavola. Alla fine, quello che ha fatto la differenza è stato il sorpasso al 7° giro di Roczen nei confronti del capogruppo Dungey, che poi non è riuscito a trovare il modo per riprendersi la testa del gruppo.

«E’ stata una gara fantastica - ha commentato l’eccentrico tedesco, che alla conferenza stampa della vigilia si è presentato elegantissimo con tanto di giacca e cravatta - alla prima curva ho girato 3°, ma poi mi sono ripreso bene perché mi immaginavo che sarebbe stata una gara in ogni modo dura per via delle mutevoli condizioni del terreno. Una volta passato in testa volevo cercare di fare un po’ più la differenza, ma le traiettorie buone erano limitate, e più che altro ho cercato di non fare errori».

Da parte sua, Dungey ha solo da rimproverarsi di avere lasciato la porta aperta a Roczen un po’ troppo facilmente, ma il pluricampione del Minnesota è troppo esperto per rischiare il campionato appena iniziato, e gli è bastato far vedere al teutonico che non deve farsi illusioni, perché lui è sempre nei pressi e non è facile sbarazzarsene.

Dopo essersela fatta nei pantaloni per essersi trovato in una situazione da paura conclusasi solo con un’uscita di pista, anche Marvin Musquin è uscito a testa alta della seconda tappa, che lo ha visto tagliare anche questo traguardo al terzo posto. Non così per Eli Tomac, che pare sempre più il fantasma di se stesso, tanto da chiudere 5° dietro a Jason Anderson, quest’ultimo autore di un bel recupero da oltre la decima piazza.

«Il podio è lo stesso di Anaheim, ma questa volta il passo si è un po’ livellato, perché Roczen non è riuscito a fare una differenza così importante rispetto ai nostri due piloti - ha spiegato a Moto.it Roger De Coster - sarebbe stato bello poter vincere, ma Ryan quando gli è arrivato vicino ha fatto un piccolo errore, e Ken ha ripreso quel piccolo margine che gli è bastato per non farsi passare. Peccato per Marvin, che non sa ancora controllarsi nella prima parte di gara, ma due podi sono per lui un promettente inizio di stagione, e speriamo che si mantenga. Per KTM è stata comunque una giornata positiva, i nostri due sul podio della 450 e la vittoria della 250 sono un buon risultato.»

Assente Trey Canard, che dovrà stare fuori per almeno altre due settimane a causa dell’infortunio alla spalla di Anaheim, mentre è ancora poco chiaro il futuro dei fratelli Stewart. Nessuno ha infatti confermato il ritorno di Malcom ne tantomeno quello di James, ma è circolata in rete più di una foto del loro bilico che sta attraversando gli Stati Uniti proveniente dalla Florida con direzione California. Vedremo quello che succederà, certo è che di loro nessuno oggi sente la mancanza.

Shane McElrath, vincitore della 250 SX
Shane McElrath, vincitore della 250 SX

Interessante e combattuta anche la 250, che ha visto Shane McElrath aggiudicarsi la sua seconda prova consecutiva, questa volta dopo essersela sudata con un consistente recupero da metà gruppo.

Il pilota KTM si è lasciato alle spalle Justin Hill e Aaron Plessinger, che si mantiene al secondo posto in campionato davanti al portacolori Kawasaki Pro Circuit.

Negli intervalli tra una classe e l’altra si è disputata anche una prova del monomarca riservato alle minicross KTM, che ha visto al via anche il senese Nicolò Mannini, che si è aggiudicato le simpatie del pubblico con una terza piazza decisamente meritata.

Niccolò Mannini
Niccolò Mannini

450SX, così al traguardo

1 Ken Roczen, Honda

2 Ryan Dungey, KTM

3 Marvin Musquin, KTM

4 Jason Anderson, Husqvarna

5 Cole Seely, Honda

6 Eli Tomac, Kawasaki

7 Weston Peick, Suzuki

8 Davi Millsaps, KTM

9 Chad Reed, Yamaha

10 Justin Bogle, Suzuki

450SX: il campionato

1 Ken Roczen, Clermont, Fla., Honda - 50

2 Ryan Dungey, Belle Plaine, Minn., KTM - 44

3 Marvin Musquin, Corona, Calif., KTM - 40

4 Jason Anderson, Rio Rancho, N.M., Husqvarna - 36

5 Eli Tomac, Cortez, Colo., Kawasaki - 31

6 Cole Seely, Sherman Oaks, Calif., Honda - 31

7 Davi Millsaps, Cairo, Ga., KTM - 27

8 Weston Peick, Wildomar, Calif., Suzuki - 27

9 Josh Grant, Riverside, Calif., Kawasaki - 22

10 Justin Bogle, Cushing, OK, Suzuki - 20

 

250 Costa Ovest, così al traguardo

1 Shane McElrath, Canton, N.C., KTM

2 Justin Hill, Yoncalla, Ore., Kawasaki

3 Aaron Plessinger, Hamilton, Ohio, Yamaha

4 Martin Davalos, Clermont, Fla., Husqvarna

5 Austin Forkner, Richard, MO, Kawasaki

250SX Costa Ovest, il campionato

1 Shane McElrath, Canton, N.C., KTM - 50

2 Aaron Plessinger, Hamilton, Ohio, Yamaha - 42

3 Justin Hill, Yoncalla, Ore., Kawasaki - 38

4 Martin Davalos, Clermont, Fla., Husqvarna - 38

5 Austin Forkner, Richards, Mo., Kawasaki - 29

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