Claudio Domenicali, Ducati: "Pelle d'oca!"

Claudio Domenicali, Ducati: "Pelle d'oca!"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
"Ci ho girato a Vallelunga: niente di paragonabile alle concorrenti". Il CEO Ducati, entusiasta della nuova Panigale V4, analizza per noi le peculiarità del nuovo motore presentato a Misano
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
7 settembre 2017

In occasione della presentazione ufficiale del motore Desmosedici Stradale, tenutasi in occasione del Gran Premio di San Marino e Riviera di Rimini, Abbiamo potuto chiacchierare dieci minuti con l'AD Ducati Claudio Domenicali per parlare dell'epocale novità in Casa Ducati.

Da grande appassionato quale lo conosciamo, Claudio ha vestito insieme i due panni: l'ingegnere e l'appassionato. Comincia il primo.

«Cominciamo col dire che questo V4 a 90 gradi deriva direttamente dalla Desmosedici GP, porta sulla strada le idee sviluppate in tredici anni di questo campionato. L'alesaggio è quello, gli 81 millimetri che sono il limite del campionato. In quanto motore stradale ha la corsa leggermente più lunga, e quindi una cilindrata di 1100cc per offrire un'erogazione della coppia più adatta a una moto stradale. Un anno dopo arriverà la 1000 per l'omologazione della SBK. E sarà un motore più estremo, certamente girerà più alto».

«Nel panorama dei motori V4 questa nostra ultima realizzazione è un unicum: oltre ad essere molto compatto, ha l'albero controrotante che è uno standard della MotoGP e che genera maneggevolezza e ridotta tendenza a impennare; si sacrifica una piccola parte di potenza perché si aggiunge un ingranaggio ma è una soluzione pensata per avere la moto finale. Poi l'ordine degli scoppi, non 180 o 360 gradi come gli altri V4 in circolazione: qui le manovelle sono a 70 gradi con l'ordine di scoppio diverso da tutti gli altri motori; somiglia al bicilindrico, con la sequenza dei picchi di coppia alla ruota posteriore che è la meglio distribuita e dà un effetto tipo Big bang, che è poi la scelta fatta nel 2010 da Stoner dopo tre anni di screamer. Una scelta che ci siamo portati dietro fino ad oggi».

«Queste sono le caratteristiche super-importanti, poi bisogna ancora citare i cornetti d'aspirazione ad altezza variabile, il focus particolare sul peso, le quattro pompe per l'olio con una di mandata e tre di recupero, tutto il basamento e le pompe in depressione... Insomma, tutto ciò che serve per girare alto senza perdere potenza, sofisticazioni che vengono dal motore MotoGP. E' un pezzo del nostro patto morale con i nostri appassionati: quando facciamo una cosa in pista, poi glie la diamo da comprare».

Un momento della nostra intervista
Un momento della nostra intervista

«Punto importante, questo motore è validato come stradale, ha una durata infinita e non limitata. La regolazione valvole cade ogni 24000 km, le dimensioni non saranno forse quelle della MotoGP ma pesa poco più di 64 chili nonostante l'albero controrotante, che genera un aumento di peso: per dare un'idea sono cinque chili meno del motore della Multistrada...».

Fino a qui il super manager molto documentato e tecnico.

«La moto intera - conclude Domenicali scaldandosi progressivamente - sarà presentata domenica 5 novembre, subito prima di Eicma. Una moto estrema? No, direi piuttosto una classica supersportiva Ducati. Non a caso mantiene il nome Panigale: si chiamerà semplicemente Panigale V4, per ribadire come si tratti di una tipica stradale Ducati ad alte prestazioni».

«Ieri ero a Vallelunga per le prove di validazione proprio di questa moto: abbiamo fatto prove comparative con le moto concorrenti, e vi dico che le sensazioni che provi a guidare questa moto sono speciali. E' un unicum, ogni schema nuovo genera un insieme di vibrazioni, suoni, risposte e qui il suo comportamento, unito alla cilindrata millecento, dà una pienezza ai bassi e una rotondità che fa venire la pelle d'oca. Un'altra roba!».

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