Sempre più mobilità dolce, ma l'inquinamento resta

Sempre più mobilità dolce, ma l'inquinamento resta
Marco Berti Quattrini
Il rapporto MobilitAria sottolinea come sono sempre di più i mezzi di micromobilità e le bici utilizzate, ma che ancora non basta, specialmente nelle grandi città
6 maggio 2022

Il 2021 è l'anno di monopattini, bici e sharing. A dirlo è il rapporto "MobilitAria 2022", realizzato da Kyoto Club e dall'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA) in collaborazione con Isfort. 

Le 14 città metropolitane italiane hanno registrato un grande umento della mobilità leggera, ma nonostante questo il livelli di inquinamento restano preoccupanti. Diverse città infatti hanno superato per più di 35 volte i limiti giornalieri delle PM10. A guidare questa poco lusinghiera classifica è Torino che ha sforato ben 75 volte, seguita da Milano (61) e Venezia a parimerito con Catania a 50 superamenti. 

Al netto di questi dati il rapporto però evidenzia anche un trend molto positivo con un grande incremento delle piste ciclabili in tutte le città. A partire proprio dalla capitale con + 69 km in più seguita da Genova (+ 29 km), Torino (+17 km), Bologna (+ 12 km) e Cagliari (+11 km). Più ciclabili si traduce anche in più persone che scelgono di muoversi in bici e che lo fanno con mezzi propri o condivisi. Lo sharing infatti si sta diffondendo in tutta Italia con Milano che resta sempre la capitale con quasi 17mila bici a noleggio. Secondo gradino del podio per Roma con una flotta di quasi 10.000 bici. Seguono Torino con 5.300, Firenze con 4.000 e Bologna con 2.500. 

Lo sharing si sta allargando anche alla micromobilità con un significativo utilizzo dei monopattini nelle grandi città e sempre una maggior diffusione capillare anche in quelle di medie dimensioni. A Catania hanno debuttato tre operatori e una flotta di 1.000 mezzi e Palermo sette operatori con 3.500 mezzi. Si consolida anche il car sharing con Roma in testa (2.153) seguita da Milano (2.118) e Torino (880).