Pierer (KTM) svela alcuni dettagli dei piani per la mobilità elettrica

Pierer (KTM) svela alcuni dettagli dei piani per la mobilità elettrica
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il CEO di KTM rivela ulteriori dettagli su quella che sarà la futura produzione elettrica ad opera di Husqvarna e degli altri brand del gruppo
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24 dicembre 2020

Gli ottimi risultati economici di Pierer Mobility AG che ha registrato nel 2020 vendite globali superiori a 1,5 miliardi di euro, rilanciano con ancora più autorevolezza le prospettive di KTM e Husqvarna per il 2021 che, anche in questo periodo decisamente travagliato a causa della pandemia, hanno comunque riportato risultati di vendita nel secondo semestre tali da portare il fatturato complessivo del 2020 a superare del 17% quello del 2019.

L'ultima notizia riguarda la partnership con Bajaj (che detiene una quota del 48% di KTM) che si avvia a diventare ancora più strategica, specie se poniamo l'accento sulla mobilità elettrica. Infatti, in una recente intervista ad opera di Alan Cathcart e pubblicata sul media indiano motoringworld, il CEO di KTM rivela ulteriori dettagli su quella che sarà la futura produzione elettrica ad opera di Husqvarna e degli altri brand del gruppo. In India dal 2025 in poi le moto di piccola cilindrata a motore termico saranno bandite per lasciare posto alla mobilità elettrica e Bajaj ha già in produzione il suo Chetak elettrico: la stessa piattaforma dovrebbe essere utilizzata dal marchio svedese per il suo scooter elettrico e le dichiarazioni di Pierer lasciano intendere che ci si concentrerà sullo sviluppo congiunto di un motore a bassa tensione da 4kW e 8/10kW, di caratteristiche tali per poter essere trasferito anche su una motocicletta e tra diversi marchi. Il futuro scooter elettrico Husqvarna si baserà quindi sul telaio/motore comune con il Chetak ma avrà un design personale.

Pierer si dice anche convinto che nella categoria equivalente tra i 50cc due tempi e i 125 ci sia il potenziale per motociclette elettriche, sempre a marchio Husqvarna, come la ePilen attesa epr il 2022 i cui disegni circolano già da un po'.

La logica, innegabile e concreta, è che l'elettrico giocherà un ruolo sempre più grande nella partita della mobilità urbana non solo in India e la partnership con Bajaj – che ha da poco messo in programma la costruzione di uno ulteriore stabilimento produttivo a Chakan dove produrre anche gli scooter e le moto elettriche – avrà certamente una notevole importanza, sopratutto dopo aver individuato – afferma Pierer nell'intervista a motoringworld – che la migliore e più commercialmente coerente interpretazione del powerpack per questo genere di applicazioni sia un'unità a bassa tensione e 48 V - 15 kW.

 

Fonte: motoringworld