La prima moto elettrica? Un'Hayabusa!

La prima moto elettrica? Un'Hayabusa!
Marco Berti Quattrini
Nel 2011 un sognatore di nome Chip Yates costruì la prima superbike elettrica
23 febbraio 2022

Oggi se mentre siamo seduti sul divano a guardare una gara di MotoE ordiniamo una pizza a domicilio, molto probabilmente ci verrà consegnata da un corriere che guida uno scooter elettrico. Tutto normale. Ma se torniamo indietro al 2011 i veicoli elettrici erano una rarità e avevano 4 ruote. Come però sempre accade c'è qualcuno che guarda più lontano prima degli altri. Oggi vogliamo raccontare la storia di Chip Yates e della prima superbike elettrica.

A guardare la Ducati che scenderà in pista nella MotoE non ci sono elementi in comune con la SWIGZ costruita più di dieci anni fa. Innanzitutto va detto che era davvero una "moto a pile". Perché era un'Hayabusa svuotata di tutto e riempita di batterie. Le celle erano un po' dovunque: al posto del serbatoio, sotto alla sella e addirittura è stata creata un'appendice aggiuntiva dietro al codone. 

Yates voleva dimostrare che una moto elettrica avrebbe potuto tener testa a una moto a benzina nel campionato AMA. Una sfida incredibile se si pensa agli anni di cui parliamo. La tecnologia ai tempi, seppur parliamo di soli 11 anni fa, era agli albori. Batterie, motori e componenti erano molto più grandi e pesanti di oggi. Prestazioni e soprattutto l'autonomia andavano conquistati in termini di spazio e chilogrammi. Calcolatrice alla mano Yates è arrivato in fretta a capire che lo spazio sotto le carene non sarebbe bastato e si è trovato nell'esteticamente imbarazzante situazione di dover aggiungere un "bagagliaio" alla sua Hayabusa. 

Sempre per avere più energia possibile, installò nella ruota anteriore il primo kers su una moto. Ogni volta che la moto frenava recuperava energia cinetica immagazzinandola nelle batterie. Per trasmettere il moto dalla ruota anteriore al motore adottò un'articolazione a ingranaggi prodotta da Christini. Un tentativo piuttosto audace ma non così efficace e utile da giustificare l'ulteriore aumento di peso. E così venne accantonato. 

La moto debuttò nel gennaio 2011 e nella sua carriera conquistò un secondo e un terzo posto, in due gare al WERA AutoClub Speedway. In seguito ha partecipato alla Pikes Peak e a diversi record di velocità, raggiungendo nell'aprile 2011 ben 307 km/h nel miglio di Mojave.