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Atene, 2 Giugno 2025. Jacopo Cerutti e Aprilia hanno calato l’asso, anzi il tris d’assi, anche qui. In Grecia si corre, tra le altre, l’Hellas Rally, corsa impegnativa e lunga, e d’altro canto bellissima per ambientazione. Non è la Dakar, per intenderci bene, ma potrebbe esserlo, ed è uno di quei Rally con un potenziale molto alto. Un passo avanti l’ha già fatto, è una delle 4 prove della TT Rally European Cup, step di avvicinamento continentale al Mondiale Rally-Raid di cui fanno parte anche, quest’anno, il Santiago de Compostela, il RoRally Marathon e il Valpaços. È organizzato bene, i percorsi sono sempre vari e suggestivi, e il road book è buono. C’è anche un certo livello di confort che, ornai, non guasta.
7 tappe, con una doppia in formato Marathon, distanze giornaliere tra i 100 chilometri, inizio e fine, e i circa 300. Data la morfologia dei terreni “possibili” in questo Paese stupendo, non sono mai pochi, e mai da prendersi alla leggera. L’impegno, insomma, è notevole. Lo scenario di quest’anno mette al centro le regioni dell’Eubea e una parte della Grecia Centrale. Avanti. Aprilia l’ha scelto e inserito nel proprio programma stagionale che asseconda obiettivi agonistici e di sviluppo della Tuareg 660 Rally, a cura di Aprilia Racing in unione con GCorse, l’unità operativa dei Fratelli Gianfranco e Vittoriano Guareschi.
E dopo aver vinto l’Africa Eco Race, essere al comando dell’Italiano MotoRally e Raid TT, ed essersi imposto nel recente Sardegna Rally Raid, il pacchetto ha vinto ancora. Jacopo Cerutti e la Tuareg hanno vinto anche l’Hellas Rally. Questa volta l’Assoluta. Ad onore del vero mancavano gli avversari storici, Botturi & Company con le Yamaha, ma la concorrenza non mancava, nella forma dei fuoriclasse della disciplina, vedi Leonardo Tonelli, o dei… serpenti in casa, Marco Menichini e Francesco Montanari con la stessa bicilindrica.
Un bel viaggio-corsa in Grecia. Partenza e arrivo dal bivacco sulla spiaggia di Pefki, non lontano da Artemisio, città del Nord della penisola sull’Egeo interno, 300 km da Patrasso e 200 da Atene, vista sul golfo di Pagasetic e sull’isola di Skyatos, bivacco Marathon “continentale” a Elatou. Niente male, eh?! Varie “crociere” in ferry-boat per saltare i bracci di mare tra una regione e l’altra, e ben sette dure tappe in totale (la sesta e penultima cancellata a causa di un forte maltempo), per non lasciarsi andare troppo all’ispirazione di una vacanza da sogno.
Aprilia conquista un primato che definisce, non a torto, storico, e che sintetizza il Rally dal punto di vista del risultato. Cerutti ha vinto il Rally, ovvero l’Assoluta, e si è imposto nella classe da cui “tutto è incominciato”, la M5 riservata alle stratosferiche bicilindriche della nuova era. La storia è scritta dal momento che le tre Aprilia, Cerutti, Menichini e Montanari, hanno occupato l’intero podio delle M5. Di storico c’è anche il fatto che le tre Aprilia occupano le posizioni dispari della top 5, 1°, 3° e 5° posto assoluti.
La gara si sviluppa nella sua prima parte sul duello ravvicinato tra Cerutti, Campione in carica, e Leonardo Tonelli, Beta ufficiale. All’inizio anche qualche questione di road book e di penalità da sistemare, poi tutto fila liscio. Il confronto è aperto e sale di livello, ma si interrompe nella prima parte della Tappa Marathon, quando Tonelli, in quel momento secondo a meno di due minuti dal leader, cade forte ed è costretto al ritiro. Forte contusione alla spalla, è probabile una lesione al sovraspinato, ematoma gigantesco e dolore “integrale”, ma a quanto pare (non è certo, lo aspetta una TAC a casa) niente di rotto. Salvo il morale. Vince Cerutti, sul podio anche il francese Julien Jagu, che ha portato la Triumph in versione Rally ad un grande risultato, terzo è Menichini. Altri tre italiani nei dieci. Sono Andrea Gava, Kove, Matteo Bottino, idem, e Sebastiano Antonello, Beta. Della partita anche Maurizio Gerini, all’ultimo tuffo come al Sardegna Rally Raid con la potente Ducati Desert-X appena presa in mano. Qualche bel problema iniziale, sospensioni, poi una bella progressione per un recupero eccellente fino alla 12ma posizione assoluta. Non fortunatissimo Federico Marretta, il grande viaggiatore prestato ai Rally anche lui con una Kove, con veri problemi di mousse ma ugualmente, comunque con i 15 italiani all’arrivo (dei 18 partiti).
Jacopo Cerutti: "Sono sempre felice di venire a correre qui, nel 2015 l'Hellas è stato il mio primo Rally internazionale in assoluto e la prima vittoria fuori dall'Italia! Ho dei ricordi speciali e per questo è una gara a cui tengo molto, soprattutto da quando fa parte del calendario del Campionato Europeo. Abbiamo vinto la classifica Assoluta con una moto bicilindrica, un evento penso mai successo prima in questa competizione. Non smetterò mai di ringraziare abbastanza il Team e tutti coloro che mi hanno permesso di avere tra le mani una moto cosi performante. Grazie a Lele che mi segue sempre e al mio MotoClub. Ci vediamo alla prossima!"
© Immagini Aprilia Racing, Hellas Rally, Gianni Cerutti