Superbike: Phillip Island al via!

Superbike: Phillip Island al via!
Carlo Baldi
Alla luce dei test vediamo come si presentano i piloti al via del primo round SBK. In prova c’è chi ha puntato sul giro veloce e chi invece ha lavorato in funzione gara. Per tutti le incognite gomme e meteo | C. Baldi
21 febbraio 2013

Punti chiave

L’attesa è quasi finita, da domani si fa sul serio. A Phillip Island le quattro giornate di test ci hanno fornito molte, importanti indicazioni: proprio alla luce di quanto visto nelle prove cerchiamo di capire come si presenteranno al via di questo mondiale 2013 i top riders della Superbike. Per tutti resta l’incognita delle gomme. Non sarà una scelta facile, viste le mutevoli condizioni meteo ed un asfalto molto abrasivo.

 

Carlos Checa – Come sempre Carlos si presenta al via del mondiale in perfetta forma e nemmeno un blocco intestinale è riuscito ad avere la meglio sul coriaceo pilota spagnolo. Phillip Island è una delle sue piste favorite ed il bilancio degli ultimi tre anni parla di 4 vittorie, un settimo posto ed una caduta. Nel 2010 stupì andando a vincere al debutto con il team Althea. Il suo obiettivo è di stupire anche ora, al debutto con la Panigale. Visto come sono andate le prove non sarebbe però una grande sorpresa. Se dovessimo valutare solo il pilota, Carlos sarebbe senza dubbio il favorito numero uno.

 

Marco Melandri – Il dolore alla spalla è tornato nel momento peggiore. Il suo secondo posto in prova non deve trarre in inganno, Marco riesce a percorrere solo pochi giri e poi si deve arrendere al dolore. Un vero peccato, perché senza questo problema avrebbe potuto puntare alla vittoria, su di una pista che gli piace molto. Invece cercherà di raggranellare più punti possibile, a meno di un miracolo della Clinica Mobile. La moto c’è, lui no.

 

Leon Camier – Nelle prove è stato molto veloce solo per pochi giri. Terzo nella classifica dei tempi, scivola al decimo posto in quella degli ideal times. L’impressione è che la Suzuki sia andata forte nelle prime prove in quanto era quella che ha cambiato di meno. Camier però è in palla, gasato dalla possibilità di ottenere un buon risultato che negli anni passati è sempre mancato. Se si esclude un sesto posto nel 2011 non è mai entrato nella top ten.

 

Tom Sykes – Incognita braccio/polso per il dinoccolato Tom che però a differenza di Melandri potrebbe risolvere con qualche antidolorifico. Sykes si è detto ottimista ed i risultati delle prove gli danno ragione. La moto è a posto ed il dolore al radio fratturato potrebbe svanire allo spegnersi del semaforo rosso. E’ uno dei candidati alla vittoria. Negli anni scorsi è passato dal tredicesimo posto del 2010 al terzo del 2012. Mancano solo i primi due gradini del podio.

 

Eugene Laverty durante un pit stop
Eugene Laverty durante un pit stop

Eugene Laverty e Sylvain Guintoli - Attenti a quei due. Hanno occupato rispettivamente l’ottavo ed il decimo posto in prova, ma il team ufficiale Aprilia ha lavorato molto sulla distanza, in funzione delle gare. Proprio come faceva Biaggi che il venerdì era tredicesimo e la domenica primo. Su 30 giri percorsi il martedì pomeriggio, il 50% sono stati sul passo del 1’32. La moto non si discute e sono in molti a ritenerla la migliore del lotto. Certamente è la più veloce (Laverty 313 km/h)

 

Michel Fabrizio – Quinto nelle prove e quarto negli ideal times. Michel sente la fiducia del suo team e si esprime al massimo, grazie ad una moto molto veloce e ben preparata. Ma il suo asso nella manica è la grande voglia di rivalsa, dopo qualche anno grigio. Anche lui ha percorso la metà dei suoi giri sul passo del 1’32 e non ci stupiremmo se salisse sul podio. Phillip Island gli piace molto ed è in debito con la fortuna, per quei quattro millesimi che nel 2010 gli costarono la vittoria in gara uno (secondo dietro ad Haslam).

 

Jonathan Rea e Leon Haslam – Volti sorridenti nel box Ten Kate non solo per il sesto e settimo tempo in prova, ma soprattutto per una finalmente competitiva CBR1000RR, rinvigorita dall’elettronica made in HRC. Sono entrambi nel novero dei candidati alla vittoria, già ottenuta da Haslam nel 2010, mentre Rea sino ad ora si è dovuto accontentare di ben tre quarti posti. Che sia la volta buona per salire sul podio?

 

Davide Giugliano – Nono nella classifica dei tempi ma sesto in quella degli ideal times. Il virus che lo ha colpito martedì pomeriggio è ormai debellato e Davide affronterà con grande determinazione questa sua prima prova di maturità. Dal puto di vista caratteriale il pilota del team Althea cresce a vista d’occhio e ci sembra pronto ad affrontare una stagione molto impegnativa, viste le ambizioni del suo team.

 

Aprilia ha lavorato molto sulla distanza, come faceva Biaggi che il venerdì era tredicesimo e la domenica primo. La moto non si discute, certamente è la più veloce (Laverty 313 km/h)

Chaz Davies – Solo dodicesimo in prova, Chaz sta prendendo confidenza con la sua nuova moto ed il suo nuovo team. Sa di avere davanti a se una grande possibilità e non vuole lasciarsela scappare. Meticoloso ed estremamente professionale, l’inglese sta lavorando senza fretta, per conoscere tutti i segreti della S1000RR. Ci aspettiamo che possa essere competitivo molto presto, ma non nelle due gare australiane. Ma essendo Chaz un animale da gara, domenica ci potrebbe smentire.

 

E ora la parola alla pista ed al cronometro. Sarà una stagione storica per la Superbike, la prima della gestione Dorna. I regolamenti per ora non sono cambiati e la novità più rilevante è quella del pit stop in gara. In caso di cambiamenti atmosferici i piloti potranno decidere di rientrare al box per cambiare le gomme, assistiti solo da tre meccanici. Niente più sospensioni della gara per la pioggia o per una pista che si è asciugata. Tutti nei box in stile Formula 1. Qualche team ha già fatto le prove generali, ma nel caso si prevede comunque molta confusione.

Intanto il calendario è sempre più provvisorio e si parla di cancellare Silverstone a favore della Turchia e di correre la tappa del 23 Giugno a Zeltweg. Se a questo aggiungiamo l’incerta situazione economica del circuito di Portimao, la situazione appare alquanto nebulosa. Conviene vivere alla giornata e godersi intanto questo primo weekend di gare che potrete vedere in diretta sulle reti Mediaset. La visibilità della Superbike è aumentata non solo in Italia ma anche in Spagna, dove la rete nazionale TVE trasmetterà in diretta ed in chiaro tutte le gare delle derivate dalla serie. In cabina per il commento assieme a Marc Martin ci saranno Ruben Xaus e Joan Lascorz. Davvero una bella notizia.

 

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