Superbike. Le pagelle del GP del Regno Unito

Superbike. Le pagelle del GP del Regno Unito
Carlo Baldi
Lasciamo da parte le polemiche e applaudiamo chi a Donington ci ha regalato due fantastiche gare. Voti alti ai magnifici cinque ed insufficienze a Laverty e Aoyama. Il giovanissimo Baz merita un sette | C. Baldi, Donington
14 maggio 2012

 

Sono gare come quelle di Donington che rendono spettacolare ed unico il motociclismo. Quaranta minuti (per manche) con il cuore in gola, perdendo il conto dei sorpassi, delle sportellate e delle sbandate. Sul circuito inglese i protagonisti assoluti sono stati gli stessi in entrambe le gare : Biaggi, Haslam, Melandri, Rea e Sykes (in ordine alfabetico per non far torto a nessuno). Tutti su moto a quattro cilindri. Quattro di loro sono partiti dalla prima fila ed uno dalla seconda (Rea). Ogni volta che uno di questi cinque sembrava sul punto di allungare sugli altri veniva regolarmente ripreso. Ogni volta che uno di loro sembrava tagliato fuori dalla lotta per la vittoria riusciva invece a recuperare e a rientrare in gioco. Si sono sorpassati o hanno tentato di sorpassarsi in ogni curva, all’esterno come all’interno, bastava che qualcuno lasciasse libero un varco per far sì che un altro ci si infilasse, con manovre da brivido.

Neppure Alfred Hitchcock avrebbe potuto immaginare una trama più elettrizzante per le due gare di Donington Park, con i piloti BMW che sono passati dall’euforia per la storica doppietta di gara uno alla rabbia ed alla delusione per la carambola che nella seconda manche li ha privati di un altro successo. Biaggi e Rea che nella prima manche si erano dovuti accontentare delle medaglie di cartone, nella seconda sono invece saliti sui primi due gradini del podio. Solo Sykes ha colto lo stesso piazzamento in entrambe le gare.

 


I sorpassi più spettacolari di Gara 1 a Donington

 


Ecco i nostri voti ai protagonisti di Donington

Marco Melandri – Entra nella storia per aver regalato alla BMW la prima vittoria in Superbike. Terzo in Superpole sabato, dopo che venerdì aveva rivissuto l’incubo del chattering. Lotta con coraggio in entrambe le manche, tenendo testa ai padroni di casa. Sbaglia l’ultima curva e viene travolto dal suo compagno di squadra. Nella stessa giornata coglie la prima vittoria ed il primo zero in classifica di questa stagione. Voto 10


Jonathan Rea –
Coraggioso al limite dell’incoscienza, in gara uno Johnny riesce nell’impresa di riacciuffare il gruppo di testa e di superare Biaggi all’ultimo giro. In gara due sbaglia e recupera, commette errori e prodezze, s'infila in tutti gli spazi possibili e non chiude mai il gas. “L’impaziente inglese” entra forte come gli altri nell’ultima curva, e riesce a tenere la corda sino al contatto con Haslam. E tutto questo con una moto che nessun altro è mai riuscito a far andare così forte. Un talento incontenibile. In tutti i sensi. Voto 9


Leon Haslam –
In gara uno rovina tutto con un dritto alla Fogarty esses e spiana la strada verso la vittoria al suo compagno di squadra. Nella seconda entra in rotta di collisione con Rea e vede svanire i suoi sogni di gloria. Dà spettacolo in entrambe le gare, generoso e coraggioso come sempre. Gli manca solo un pizzico di fortuna in più. Casco bianco con le sue iniziali, come quello che usava suo padre Ron. Meritava di più. Voto 8,5


Max Biaggi –
Si ritrova a correre assieme a quattro scatenati che, come ha detto lui stesso “ad ogni curva spuntavano da tutte le parti”. Non si tira indietro, fa a sportellate con Rea, risponde agli attacchi dei suoi più giovani rivali cercando di sbagliare il meno possibile. In gara uno sbaglia alla Fogarty esses come Haslam e deve accontentarsi del quito posto, mentre nella seconda tiene aperto e passa incolume attraverso la carambola delle BMW. In classifica approfitta del passo falso di Checa, ma Sykes, Rea e Melandri non sono lontani. Voto 8


Tom Sykes –
Conquista la sua quarta Superpole ed in gara è quello che percorre più giri in testa. Ma la sua Kawasaki cala alla distanza a causa dell’usura delle gomme (e la sua condotta di gara non fa nulla per risparmiarle) e quindi Tom non può raccogliere quanto semina. Due terzi posti che lo mantengono a soli cinque punti dalla vetta della classifica e che confermano di diritto tra i pretendenti al titolo. Voto 8

Carlos Checa, Donington 2012
Carlos Checa, Donington 2012


Carlos Checa –
Carlos torna da Donington con il morale sotto le scarpe. Ormai sono tre le caselle vuote della sua classifica e sembra che la fortuna gli abbia girato le spalle. Nella prima manche fatica a superare Guintoli e quando lo fa i primi cinque sono ormai irraggiungibili. Nella seconda inciampa nella gomma posteriore di Laverty e si ritrova a terra. Per fortuna sua la prossima gara è a Salt Lake City, la sua pista preferita, ma il suo è un campionato tutto in salita. Voto 6


Davide Giugliano –
La Superpole gli è ancora indigesta, ma in gara uno tiene la ruota del suo compagno di squadra e non è cosa da poco per un debuttante. Resta coinvolto nella caduta di Checa e per lui gara due finisce li. Sta crescendo in fretta. Voto 6,5


Sylvain Guintoli –
Alla fine risulta il migliore dei piloti Ducati, ma corre due gare nelle retrovie senza mai entrare nel vivo della competizione. Era andato meglio in prova. Voto 6


Leon Camier –
L’aria di casa gli fa bene, ma soprattutto si giova del fatto che la sua squadra conosce bene come mettere a punto la GSX-R1000 su questa pista. Lui ci mette tanto impegno sia in prova che in gara e nella seconda coglie un quarto posto che da morale alla sua squadra, orfana della star Hopkins. Vediamo cosa combina da ora in avanti. Voto 6,5


Eugene Laverty –
Qualcuno ha pensato che il Laverty visto Donington non fosse Eugene ma il fratello Michel che si è subito offeso per il paragone. A parte gli scherzi questo è stato un weekend da dimenticare per l’inglese dell’Aprilia che non è mai riuscito a mettere a trovare il giusto set up per la sua RSV4 distruggendola poi in gara due. Urge prova convincente negli U.S.A. per dimostrare che è stata solo una parentesi. Voto 4,5


Loris Baz –
Il ragazzo ha del talento e la Kawasaki ha pensato bene di metterlo alla prova dandogli una superbike ufficiale. Il ragazzino francese (19 anni) nelle prove stenta e in gara parte dalla quinta fila. Sfiora la zona punti in gara uno e arriva ottavo in gara due. Brava la Kawasaki a dargli una possibilità e bravo lui a sfruttarla. Merita la riconferma. Voto 7


Hiroshi Aoyama –
Speriamo che la Honda imiti la Kawasaki e dia una moto ufficiale a qualche giovane promettente. E non ci riferiamo alla moto di Rea…. Voto 4


Ayrton Badovini –
L’anno scorso teneva testa alle BMW ufficiali, mentre quest’anno fatica a raccogliere dei buoni risultati. Migliora a piccoli passi, ma speriamo che il sesto posto di gara due sia di buon auspicio per le restanti gare. Voto 6
 

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