SBK, primo test per il team BMW Italia a Portimao

SBK, primo test per il team BMW Italia a Portimao
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Il circuito portoghese di Portimao è stato teatro del debutto del BMW Motorrad Italia Superbike Team con le moto che correranno nel 2011 nella massima categoria delle derivate di serie
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10 dicembre 2010

 

La formazione, guidata da Serafino Foti, come è noto, schiererà il due volte campione del mondiale della Superbike James Toseland e Ayrton Badovini, vincitore della FIM Cup Superstock 2010 con il team di BMW Motorrad Italia. I due sono saliti per la prima volta sulle moto allestite a tempo di record in Italia, con la collaborazione della Casa madre e la due giorni di test è servita a verificare le scelte tecniche effettuate dalla squadra nella distribuzione dei pesi e nella regolazionale delle sospensioni, oltre che nelle diverse mappature dell'elettronica.

I piloti si sono dedicati anche all'adattamento delle moto al proprio stile di guida, coprendo numerosi giri che hanno permesso loro di fornire importanti indicazioni ai tecnici che, tornati in Italia, provvederanno alle modifiche in vista dei test collettivi in programma, sempre sul circuito di Portimao, a fine gennaio.
Per difendere la FIM Cup Superstock conquistata nel 2010, BMW Motorrad Italia ha scelto un giovane come Lorenzo Zanetti che parteciperà al Campionato 2011 e che ha girato anche lui sul circuito portoghese.

Serafino Foti, team manager del BMW Motorrad Italia Superbike team, ha dichiarato: «Abbiamo cominciato a lavorare sulla moto solo un mese e mezzo fa ed abbiamo fatto un grosso sforzo per essere pronti al test di Portimao. Siamo abbastanza soddisfatti della risposta della moto che evidentemente è ancora da sgrossare visto che è stata messa in pista per la prima volta in Portogallo. La pista a causa del nubrifragio  era molto sporca ma a noi serviva percorrere chilometri senza tenere gran conto dei tempi».  

«Il "pacchetto" è molto buono. - ha detto James Toseland - Il motore ha una buona potenza e stiamo lavorando per ottenere una erogazione più omogenea. Il punto di forza della moto mi sembra la ciclistica che fornisce un'ottima risposta nei cambi di direzione. Ci siamo occupati del set up delle sospensioni, della distribuzione dei pesi e la moto risponde molto bene alle modifiche. Dobbiamo, comunque, lavorare per mettere a punto l'insieme. Il team poi è fantastico e molti uomini sono gli stessi con i quali abbiamo vinto il titolo nel 2004».

«Mi ha impressionato la professionalità della squadra, che peraltro era già nota. - ha detto Ayrton
Badovini
- La moto è costruita bene ma, ovviamente, è da raffinare. Abbiamo già visto dei particolari
sui quali intervenire e sono sicuro che nella seconda uscita a fine gennaio le cose andranno ancora
meglio
».