Mondiale Superbike: cambiano i regolamenti

Mondiale Superbike: cambiano i regolamenti
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Diverse le novità per il 2013 tanto dal punto di vista tecnico che da quello sportivo nel mondiale SBK: cerchi da 17", griglia come in MotoGP, cambi gomme in gara
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17 ottobre 2012

Punti chiave

 Lo sconvolgimento dell'assetto gestionale del Mondiale SBK non ha frenato l'emissione del regolamento definitivo per il 2013, avvenuta oggi dopo una serie di riunioni avvenute da inizio mese fra Superbike Commission ed FMI. Un regolamento che in gran parte conferma le novità anticipate durante la stagione e ne introduce qualcuna a sorpresa, mutuando dall'esperienza di altre serie. Vediamole una per una.

 

Pneumatici da 17" e carenature con i fari

Due le novità che avvicinano - da un punto di vista tecnico l'una, da quello dell'immagine l'altra - la Superbike alla produzione di serie. Una è l'adozione di pneumatici da 17", con cerchi dal canale di 3,5" e 6" rispettivamente all'avantreno e retrotreno, tornando alla situazione di aderenza alla serie come ad inizio millennio. Naturalmente vietati per contenere i costi materiali pregiati come magnesio o carbonio, limitando alle leghe d'alluminio la possibilità di scelta per i cerchi.

Prendendo spunto da quello che avviene in altre serie - e seguendo diversi esempi iniziati con le Honda CBR600RR del team Ten Kate per culminare con le ZX-10R di quest'anno - il regolamento impone anche, a partire dal prossimo anno, che il cupolino riproduca esattamente (fari compresi) il look del modello di serie da cui la moto deriva.

Evidenti motivi di sicurezza hanno spinto all'adozione della protezione sul freno anteriore e la luce posteriore in caso di gara bagnata già obbligatorie in MotoGP dall'inizio di quest'anno.

 

Pit Stop e Griglia

Parlando di gara bagnata, ora - sulla scorta dell'esperienza di Monza, presumiamo - viene tassativamente esclusa la possibilità di interruzione della gara per cause meteo. I piloti che desiderano farlo potranno rientrare ai box (vietati naturalmente i rifornimenti di benzina - la prospettiva endurance ventilata negli ultimi tempi è stata evidentemente cassata) per cambiare le gomme. I piloti si dovranno fermare, spegnere il motore e scendere dalla moto. Tre meccanici, identificati da fasce colorate al braccio, potranno lavorare sulla moto - senza poter ricevere alcun aiuto da altre persone maneggiando un massimo di due utensili elettrici per volta. I cavalletti dovranno essere manuali, mentre viene consentito l'impiego di avviatori e batterie di rinforzo.

La griglia, che a seguito della crisi risulterà un po' più smilza rispetto all'anno precedente (viene meno l'effetto della norma "moto singola" che aveva… moltiplicato le Ducati in griglia, e si paga il dimezzamento delle BMW in gara) ma non dovrebbe risultare troppo corta. Come avviene in MotoGP, le moto per fila in classe regina saranno tre, allungando di qualche metro lo schieramento di partenza e rendendo più importanti le qualifiche.

 

Penalizzazioni e limiti

Le bicilindriche - le Ducati Panigale, insomma - verranno equiparate per peso (165kg) alle quattro cilindri, con la solita possibilità di aggiungere o togliere zavorra a step di 3kg per bilanciare la competitività della moto. Resta in sede anche la norma sugli air restrictor. Variazioni di dettaglio anche per il cosiddetto Rolling Chassis - ovvero le componenti che un team può mantenere assemblate sul camion dopo l'abolizione della seconda moto - che di fatto comprende ora la ciclistica priva di ruote, serbatoio, motore e sovrastrutture. E' concesso modificare il telaio per variare la posizione del perno forcellone.

In Supersport e Superstock il limite dei motori impiegabili per singolo pilota (partecipante a tutta la stagione, i sostituti non intaccano l'allocazione del team) è rispettivamente di otto e tre; vietato qualunque tipo di equipaggiamento elettronico non presente sul modello di serie in STK fatta eccezione per l'acquisizione dati ufficiale data da Infront.