Rossi: "Non siamo così lontani"

Rossi: "Non siamo così lontani"
Giovanni Zamagni
Valentino, soddisfatto dei miglioramenti, spera nella pioggia, mentre Dovizioso, oggi davvero veloce, preferirebbe una gara asciutta | G. Zamagni, Le Mans
19 maggio 2012

Punti chiave

LE MANS – Andrea Dovizioso, ci hai sperato nella pole?
“Non ci ho sperato, ci credevo proprio! Il feeling era veramente buono e mi potevo migliorare, anche se non so di quanto. Anche Stoner poteva fare meglio. Casualmente lo sono andato a prendere e mi sono trovato nella posizione giusta: se non avessimo trovato qualcuno davanti, lui avrebbe girato più forte e io, probabilmente, ancora di più, perché mi sentivo veramente bene ed ero molto forte in tanti punti della pista. Per la prima volta ho montato l’anteriore “32” (la nuova Bridgestone, quella della discordia perché non piace ai piloti HRC, NDA): sapevamo che era meglio e così è stato, perché mi ha dato più sicurezza in inserimento”.

Andrea Dovizioso
Andrea Dovizioso

Si può usare anche in gara?
“Sì, è una gomma dura che regge perfettamente la distanza”.


Cosa è successo nel finale, perché sei stato costretto a stare negli ultimi cinque minuti ai box?
“Abbiamo finito la benzina. E’ stato fatto un errore: avevamo preparato due serbatoi e, purtroppo, è stato montato quello sbagliato. Succede”.


In Portogallo dicevi che ancora non hai in mano questa moto: adesso ce l’hai?
“Non lo voglio dire, spero che ci sia ancora margine, però qui abbiamo migliorato tanto. Sono stato davanti in tutti i turni, che ho disputato sempre in configurazione gara, senza mai cambiare le gomme, migliorandomi in ogni uscita. E in qualifica, il tempo veniva facilmente, molto di più che nelle libere. Purtroppo, poi, ho trovato parecchio traffico, anche per la conformazione della pista, ma ci sono tanti piloti che dovrebbero rompere meno (si riferisce al solito Barbera, NDA). Va bene stare dietro a uno, ma non gli puoi dare fastidio”.


Quindi se piovesse, per te sarebbe un problema.
“Un problema no, però preferirei l’asciutto perché sono a posto, anche se sono consapevole che la gara è un’altra cosa, perché quei tre (Stoner, Lorenzo e Pedrosa, NDA) fanno paura e in prova lavorano sempre in funzione della distanza e a volte possono avere del margine”.


A Jerez, Lorenzo ti ha “invitato” a stare calmo nei primi giri, perché lui è il caposquadra e si sta giocando il mondiale: cosa succederà domani?
“Quello che deve succedere nella gare: chi ha la possibilità di stare davanti lo fa, senza guardare in faccia a nessuno, perché io mi gioco il mondiale esattamente come lui, indipendentemente se lui in questo momento è più veloce e ha la moto ufficiale. Il gioco di squadra non esiste e non siamo neppure nello stesso team… Io non voglio ostacolare Lorenzo e nessun altro pilota: non l’ho mai fatto e sono contro a chi lo fa”.


Nelle prime tre gare hai avuto forse prestazioni inferiori alle tue aspettative: è stato un periodo difficile?
“Inferiore alle mie aspettative, no. Diciamo piuttosto che Crutchlow è andato veramente forte e questo fa dire che Dovizioso doveva fare di più. Da un certo punto di vista è vero, perché adesso sto dimostrando che, migliorando il feeling con la moto, posso stare più avanti. E non dimentichiamo che sono in un team satellite: in MotoGP, se non sei in una squadra ufficiale, non puoi sognare troppo".


VALENTINO ROSSI: “NON SIAMO COSI’ LONTANI”

“Abbiamo migliorato rispetto alle libere e siamo più vicini a quelli davanti e più lontani da quelli dietro. Le qualifiche sono state piuttosto difficili per le condizioni della pista: in passato, questi continui cambiamenti ci creavano parecchi problemi, invece questa volta ho avuto sempre l’assetto giusto nel momento giusto. Quando si è asciugata ho spinto al 100%, chiudendo al settimo posto: non male, anche considerando che nell’ultimo giro avrei potuto essere di qualche decimo più veloce, se non fossi

Sull’acqua possiamo fare un po’ meglio, ma bisognerà sfruttare bene il warm up

stato rallentato dalle bandiere gialle per la caduta di Bautista e se non avesse iniziato a piovere.

Quelli davanti, come passo, sono più veloci di me, ma non siamo così lontani: bisognerà partire bene e stare il più possibile attaccato a quelli davanti, anche perché Bautista è dietro di me, ma è competitivo e costante. Sull’acqua possiamo fare un po’ meglio, ma bisognerà sfruttare bene il warm up. Lavorando sempre su questa messa a punto abbiamo fatto un altro passo in avanti: questo assetto va effettivamente un po’ meglio. Noi perdiamo abbastanza in accelerazione, non riusciamo a mettere a terra i cavalli che abbiamo, come invece fanno Honda e Yamaha. Il distacco dai primi (1”2) è ancora elevato: mi aspettato di essere a 0”9-1”0 e se avessi completato l’ultimo giro ci sarei riuscito. Rimane comunque una differenza elevata, ma, per il momento, questo è il nostro potenziale”.