Rossi: "Non ho ancora deciso"

Rossi: "Non ho ancora deciso"
Giovanni Zamagni
Valentino non si sbilancia, ancora non ha deciso (almeno ufficialmente) in quale team correrà l'anno prossimo. In conferenza stampa un divertente siparietto con Lorenzo | G. Zamagni, Laguna Seca
27 luglio 2012

Punti chiave


LAGUNA SECA – In questo periodo, purtroppo, si parla solo del futuro, come se le gare non esistessero, come se domenica non si corresse il GP USA a Laguna Seca, su una delle piste più affascinanti del mondo, per mille motivi. E’ brutto, ma è normale che sia così, anche perché c’è un certo Valentino Rossi che deve ancora decidere (ufficialmente), mentre Ben Spies ha da poco annunciato che lascerà la Yamaha (“dirò più avanti quello che farò”) e Andrea Dovizioso è in attesa della decisione di Rossi. (“E’ frustrante, ma è normale che un pilota che ha vinto molto più di me abbia diritto di scelta”).


Allora Valentino, cosa farai nel 2013?

«Ancora non lo so, non ho deciso. Ho diverse possibilità – e questa è già una cosa bella – (tre). E’ una scelta difficile, perché ogni soluzione ha i suoi pro e i suoi contro. Dopo questo GP ci sarà una settimana di ferie: potrò decidere meglio, anche perché ancora adesso non so tante cose importanti. Anche con Ducati dobbiamo ancora vedere tanti aspetti, siamo solo alla prima fase della scelta».


Ma sei tu che devi dare una risposta o devono succedere delle cose?

«Sono io che devo dare una risposta».


Valentino, la mia teoria è che per scegliere di tornare in Yamaha ci vogliono le palle, ancora più che nel 2003, quando lasciasti la Honda; sei d’accordo?

In Yamaha si andrebbe a sfidare il pilota più forte, più in forma del mondo con la stessa moto. Effettivamente, sportivamente sarebbe una scelta difficile


«Secondo me ce ne volevano di più nel 2003, però è difficile da dire. Allora la moto non andava: era un rischio più grande. Adesso, però, si andrebbe a sfidare il pilota più forte, più in forma del mondo con la stessa moto. Effettivamente, sportivamente sarebbe una scelta difficile».


Quali sarebbero i vantaggi di rimanere in Ducati?

«Con l’arrivo di Audi, nei prossimi anni cambieranno molte cose in Ducati. C’è molto entusiasmo, c’è la voglia del gruppo forse più grande del mondo a far diventare la moto competitiva e di portare la Ducati a lottare per vincere: potrebbe essere una bella sfida anche questa».


Stai discutendo i dettagli tecnici con Ducati?

«Purtroppo ancora no. Non siamo andati così a fondo nelle discussioni».


Si diceva che questo GP sarebbe stato in qualche modo decisivo per il tuo futuro: è così?

«No, perché, purtroppo, non abbiamo niente di nuovo. Nei test al Mugello abbiamo avuto un problema elettrico che ci ha fatto perdere tempo e non è pronto il motore più “dolce” che avrebbe dovuto debuttare qui. Insomma, questa non è una gara fondamentale».


Tempi della decisione? Diciamo in Rep. Ceca (26 agosto)?

«Forse anche la settimana prima a Indianapolis».


Ti gratifica questo fatto che, comunque, tutto dipende da te?

«Non mi fa nessuna differenza. Io devo fare la mia scelta, perché c’è in ballo il mio futuro e gli ultimi anni della mia carriera: non mi posso preoccupare anche degli altri».


Dici che con Ducati non avete parlato dei dettagli, ma che si potrebbe decidere già a Indianapolis: non c’è così tanto tempo per discutere di cose importanti…

«Fino adesso, da parte di Ducati e Audi ho ricevuto un sacco di assicurazioni positive e loro vorrebbero continuare questo progetto con me: questo è già un onore. Ma per i dettagli parleremo nei prossimi giorni».


Nel frattempo, Jorge Lorenzo finisce di parlare con i giornalisti spagnoli, passa davanti a Rossi e, scherzando, gli chiede: «Dove vai l’anno prossimo»”.
La risposta è pronta: «Non lo so, devo decidere. Tu cosa dici?».
 

Caricamento commenti...