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L’intervista mette in luce la grande passione del pilota Pedro Acosta. "Il mio sogno? Vincere il mondiale. Come uomo? Vincere il mondiale". Sul suo stile di guida, Kevin Schwantz lo ha paragonato a se stesso per l'aggressività e la frenata. Il confronto con Max Verstappen in Formula 1 non lo ha convinto del tutto: "Non vinciamo perché la moto non è pronta, ma stiamo facendo il 100%". Acosta ha ammesso che quest'anno in MotoGP è stato più difficile del suo primo anno in Moto2, dove ha comunque vinto tre gare e conquistato sei podi. Ha confermato di lavorare con lo psicologo Carmelo Morales, che lo ha aiutato a "capire le gare in modo diverso" e a migliorare le traiettorie. Si è definito un "hippie" perché non ama i social. Alla domanda su cosa lo emoziona fuori dalle moto, ha risposto senza esitazioni: "Niente davvero". Quando gli è stato chiesto del suo sogno come pilota e come uomo, a differenza di Aldeguer che aveva citato famiglia e figli, Acosta ha spiazzato: "Come pilota vincere il mondiale. Come uomo? Vincere il mondiale".