MotoGP in Thailandia. Jorge Lorenzo: Così non si può continuare

MotoGP in Thailandia. Jorge Lorenzo: Così non si può continuare
Giovanni Zamagni
Il maiorchino in grandissima difficoltà anche qui: 19esimo e ultimo tra i piloti Honda. Qualcosa che non gli era mai successo prima, ma che con la RC213V è purtroppo la regola e non l’eccezione. Cosa fare? Lui era e rimane un campione, ma ha bisogno di supporto. Altrimenti non ha senso andare avanti
5 ottobre 2019

BURIRAM - FP2: 20esimo a 1”545 da Quartararo, a 1”058 da Marc Marquez e a 0”605 da Cal Crutchlow. FP4: 22esimo a 2”139 da Quartararo, a 2”112 da Marquez e a 1”114 da Crutchlow. Q1: nono a 0”920 da Petrucci e a 0”636 da Crutchlow.

La situazione è preoccupante e non lo si scopre certo oggi. "I miglioramenti ci sono, anche se non si vedono", prova a essere convincente Jorge Lorenzo.

La verità, è che così non si può andare avanti, anche se Alberto Puig, team manager HRC, ripete all’infinito: “La Honda ha sempre rispettato i contratti e lo farà anche questa volta”.

Cosa fare, quindi? Lorenzo appare totalmente sfiduciato, come se si fosse reso conto che questa moto non riuscirà a guidarla. Verrebbe da dire che non la guiderà mai, ma con un campionissimo come Jorge non si può sapere: ha dimostrato nel recente passato di essere capace di uscire da situazioni molto complicate.

Era successo nel 2008, nell’anno del debutto, quando dopo una serie di cadute pazzesche, sembrava in grande difficoltà; ma si riprese alla grandissima, fino ad arrivare a essere incontenibile con la Yamaha.

Poi, naturalmente, è avvenuto con la Ducati, in difficoltà fino a Le Mans 2018, vincente nella gara successiva. Questa volta, però, la situazione è differente, perché mentre con la Desmosedici aveva comunque fatto vedere sprazzi di competitività anche prima di trionfare al Mugello, con la RC213V ha sempre e solo faticato.

Quale soluzione

Gli ultimi cinque GP sembrano destinati ad andare come i precedenti: dentro al box non credono che possa cambiare qualcosa. E allora, si torna alla domanda iniziale: si può andare avanti così?

Solo Lorenzo sa se ne ha ancora voglia: pubblicamente ripete che non ha nessuna intenzione di lasciare. Ammesso che sia così, se effettivamente Jorge continuerà a correre con la HRC io credo ancora che nel 2020 possa uscire da questa situazione.

Per due motivi: 1) Lorenzo è un campione e una stagione completamente negativa non può cambiare il giudizio, anche se viene da altri due anni ben al di sotto delle aspettative; 2) la Honda ha tutto l’interesse perché Jorge riesca a essere competitivo anche con la RC213V.

Ecco, questo è il punto principale. Takeo Yokohama, responsabile tecnico della HRC, ha spiegato bene a Brno come la Honda voglia vincere e per farlo è giusto - secondo lui - che segua le indicazioni del suo pilota più veloce. Marquez, quindi, rimane il punto di riferimento, questo è fuori discussione.

Ma questo non significa che Lorenzo verrà abbandonato a se stesso: sono fermamente convinto che verrà fatto il possibile per metterlo a suo agio con una moto che, fatta così, proprio non riesce a guidare.

A questo punto diventano fondamentali i test di Valencia e Jerez, il lavoro invernale, la capacità di JL99 di farsi ascoltare. Poi Jorge dovrà fare il resto, adattarsi a una moto che non diventerà mai la 'sua' Yamaha, quella con la quale era in grado di vittorie e prestazioni pazzesche.

E se smettesse?

E se Jorge decidesse di smettere, quale sarebbe la soluzione? Puig continua a ripetere che non è stato preso in considerazione un 'piano B', quindi le mie sono solo considerazioni personali; io credo che se Lorenzo alzasse bandiera bianca, trovando un accordo di uscita con la Honda, il suo posto potrebbe essere preso da Takaaki Nakagami, perché da sempre la HRC sogna di avere un pilota giapponese nella squadra ufficiale, anche se ci sarebbero dei problemi con il suo attuale sponsor.

A quel punto, rimarrebbe libera la Honda satellite del team Cecchinello, sulla quale potrebbe salire Johann Zarco, sempre che non si sia già accordato con la Yamaha per fare il collaudatore.

Ma queste sono sono ipotesi basate su ragionamenti più o meno logici, non su dati di fatto. Quello che è certo e che Lorenzo non può continuare così. Ma se smettesse, sarebbe un vero peccato per la MotoGP: il motomondiale ha bisogno di un campione come lui.