MotoGP e Coronavirus. Come vanno le cose in Spagna? (e in Qatar)

Giovanni Zamagni
In Italia il Coronavirus è totalizzante. In Spagna come va? E che si dice del calendario MotoGP? Ne parliamo con Manuel Pecino
11 marzo 2020

In collegamento telefonico con Pecino, amico e collega spagnolo che vive a Madrid. Manuel racconta com’era la situazione in Qatar, da dove è appena tornato.
“La situazione era molto strana, anche se nel paddock non sono state prese misure particolari. L’unica anomalia era che i tecnici KTM, per ordini dall’Austria, non potevano stringere la mano a nessuno…”.

Sul GP, Pecino svela un accordo interessante.
“Domenica sera, 8 marzo, Ezpeleta era disposto a organizzare tre voli aerei dall’Italia per far arrivare in Qatar gli uomini necessari per disputare la gara, prevedendo un corridoio di ingresso privilegiato e una sistemazione specifica per gli italiani. Il ministro dello sport del Qatar ha accettato subito la proposta, ma quello della salute ha detto di no”.
 

Per quanto riguarda la situazione in Spagna, Manolo spiega:
“A Madrid e nei Paesi Baschi sono chiusi le scuole, in tutto il resto della Spagna no. Io credo che si arrivi presto a una situazione simile a quella dell’Italia”.

Sul campionato, ecco l’opinione di Pecino.
“Il fondo di proprietà della Dorna ha messo in preventivo una perdita di 50-80 milioni di euro, pur di salvare il campionato. Ezpeleta ha dimostrato grande velocità nel trovare delle soluzioni, ma non si può cambiare il calendario ogni due giorni: credo sia più giusto adesso darsi una calmata. Fra le ipotesi, c’è anche quella di disputare le gare a porte chiuse, prima completamente esclusa da Carmelo. Il campionato si farà? Nessuno lo può sapere, nemmeno Ezpeleta”.

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