Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Ha ancora l'emozione negli occhi quando parla ai giornalisti. Fabio Di Giannantonio commenta il suo sogno venuto realtà, il terzo posto al Mugello.
Sull'emozione che aveva addosso...
"È quello che sognavi da bambino, fare il podio al Mugello in MotoGP con tutti i fan, la famiglia, gli amici che sono venuti è una sensazione bellissima"
E se partivi un po' più avanti?
"Ecco, con i se e con i ma proprio da tanto lontano. Alla fine abbiamo fatto il massimo che si poteva fare da dove partivamo. Oggi il massimo era fare il podio, l'abbiamo fatto. Secondo me dobbiamo essere orgogliosi di questo. Poi sicuramente dobbiamo migliorare nelle qualifiche, però ci stiamo lavorando, stiamo tornando alla nostra forma top, quindi, dai, dobbiamo essere solo contenti"
Sullo step dopo Aragon...
"Sì, mi sento molto meglio. Finalmente sono tornato a giocare un po' di più con la moto, a gestire meglio le gomme e il ritmo, quindi sicuramente al test abbiamo fatto un buon lavoro. Adesso dobbiamo cercare di lavorare bene e continuare a capire cosa serve per ogni circuito, per avere la stessa sensazione e andare forte"
Quanto margine ti sei tenuto negli ultimi giri?
"Siciamo che sì, mi sono tenuto in tutta la gara, soprattutto nelle curve a sinistra, perché sapevo che c'era un basso consumo e tutti quanti usavano tanto a sinistra per questo. Io l'ho voluto salvare come se fossero nuove ed erano i punti dove in realtà prendevo molto a Pecco e poi Alex all'ultimo giro. La vera chiave per riprendere Alex oggi era partire più avanti"
Dicevi che Pecco senza frenata è un po' "senza armi"...
"Pecco è molto forte in frenata, dove lui praticamente riesce a fare la differenza. Anche nel time attack è sempre stato un riferimento per noi, però quando perde la frenata fa fatica poi a fare le cose che gli vengono facili fare per andare forte. Soprattutto quando non si sente a posto col davanti fino a fine gara magari lo si può attaccare in altre aree"
Hai detto a Marc che stai arrivando: c'è l'idea di poter lottare per la vittoria da qui alla fine della stagione in qualche tracciato?
"Siamo partiti con l'anno cercando di fare di lottare per il podio tutte le domeniche. Alla fine abbiamo la stessa moto di Marc e Pecco, quindi il nostro ruolo è quello di lottare con loro. C'è stato Inizio campionato abbastanza travagliato dagli infortuni e il feeling che purtroppo è andato a mancare per tre/quattro gare. Adesso stiamo tornando ad avere una bella fiducia con la moto, ma sono convinto che quando saremo a posto ci sarà un'opportunità per possiamo divertirci. Poi è bello, quando sono a questo livello voglio veramente mettermi a confronto dei migliori e poter fare una gara come quello che hanno fatto loro davanti oggi. Mi piacerebbe tanto per crescere e migliorare"
Prima hai detto di aver definito la tua moto "capricciosa"...
"Fa i capricci perché quest'anno l'abbiamo iniziato con tanto amore poi dopo ci siamo un po' scornati, poi dopo ci siamo ripresi... un po' un tira e molla, dobbiamo trovare il nostro equilibrio. Però la cosa bella è che quando tutto va bene è veramente una moto pazzesca, mi trovo veramente bene quando trovo il feeling e quindi dobbiamo cercare soltanto di capire come portare questo in tutti i circuiti e tutte le condizioni"
Cosa ti hanno detto Vale e Cremonini?
"In realtà adesso scendo, appena mi lasciate vado a sentire cosa hanno da dire. Però so che ovviamente sono contentissimi di come abbiamo affrontato il weekend. Cesare è venuto stamattina ed era contentissimo dei colori e del casco anche che ho fatto, con i colori riferiti al suo album. C'era veramente tanta energia in questo Mugello, è stato pazzesco avere tanti ospiti così importanti nel box, anche qualcuno che non è andato sotto i riflettori, è stato un weekend veramente speciale"
Ieri avevate detto che eravate quelli che forse trattano meglio le gomme, c'è anche tanta gestione e pazienza nella tua rimonta?
"Tranquillo ovviamente non si è mai troppo, perché in caso non si riesca a gestire quella distanza con quelli davanti rimani dietro. Allo stesso tempo però sapevo del mio potenziale: lavoro tanto nel box, spendo tanti minuti, tante ore con gli analisti per capire bene come servono le gomme. Avevo un po' le idee chiare su come inventare, fortunatamente oggi è andato tutto bene"
Sui fischi a Marc Marquez...
"Penso che il nostro sport sia veramente molto bello, è bello anche che ci siano delle "fazioni". Voglio rispondere così: sono andato a vedere un po' di volte delle partite di basket in America, nelle NBA, ho visto anche dei derby. Ho visto due persone a fianco di due squadre opposte nel derby, sentitissimo, che si condividevano le patatine, o magari erano anche non conoscenti e si godevano lo spettacolo, facendo il tifo per la propria squadra e magari anche, passatemi il termine, "insultando" in maniera positiva, il rivale. Mi piacerebbe vedere quel tifo nel nostro sport, perché è uno sport sanissimo, bellissimo, dove non c'è niente di strano o maligno dietro. Mi piacerebbe vedere questo nel pubblico"