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Da settimo a nono e poi quinto. Fabio Di Giannantonio commenta il suo sabato con i giornalisti.
Sulla sua Sprint...
"Ho fatto una buona partenza, un buono stacco. Dove ho buttato il podio di oggi, secondo me, o comunque sia la possibilità di giocarmi il podio, è stata la prima curva. Sono arrivato molto vicino con Maverick da una parte e Marc dall'altra e mi hanno fatto un po' "panino". Ho dovuto chiudere il gas presto e mi hanno passato in tantissimi. La prima curva credo che ero nono, quindi ero veramente indietro. Lì abbiamo perso la possibilità di giocarci il podio, perché poi alla fine sono andato fortissimo. Ho fatto giro invece della gara e ho fatto tanti attacchi. Avevo veramente una bella confidenza con il davanti, finalmente. Potevo essere aggressivo e ci è mancato il fatto che ero un po' lontano e quando mi avvicinavo mi si scaldava un po' troppo la gomma davanti, quindi dovevo prendere spazio. Non ho potuto sfruttare questo momento per andarle a prenderli e passare. Quindi secondo me senza quell'errore magari se sarei stato più vicino ci avrei provato"
Sulla sua Sprint...
"È stata un'ottima Sprint, non sono troppo contento della qualifica, ma perché, come dicevo ieri, ancora fatichiamo un po' a sfruttare bene la gomma nuova. Stiamo lavorando, abbiamo fatto dei grandi passi avanti anche rispetto ad Aragon, quindi sono contento"
Cosa e quanto manca secondo te per stare ancora più vicino al davanti e se pensi alla gara lunga cosa ti potrebbe aiutarti?
"Solitamente siamo quelli un po' più bravi e parsimoniosi con le gomme, quindi domani potrebbe essere una buona cosa per la gara lunga. Con il caldo qui ci sono tante curve dove si usa tanto il posteriore, potrebbe darci una mano. Però in generale mi servirebbe un decimo di passo all'ultima curva, al T4, che è quello dove perdo tantissimo e secondo me lì potrebbe essere già una grandissima differenza. È tutto il weekend che faccio T1, T2, T3 veramente molto forte e perdo sempre uno, due, tre decimi al T4"
A proposito della prima curva, ti sei accorto del contatto con Binder o no?
"Sono entrato e avevo Bez dentro, quindi mi sono preoccupato più che Bez non si allargasse per non prenderci. Poi invece ho rivisto le immagini che io ho toccato Binder. In realtà sulla moto stavo guardando più all'interno e mi stavo preoccupando di Bez, mi dispiace per lui dopo aver visto le immagini, però sinceramente non l'avevo proprio vista. Poi è sempre molto difficile lì, perché quando siamo in 3-4 in fila ti devi fidare di quello all'interno, non devi essere neanche troppo ottimista tu dall'esterno a cercare di chiudere, perché se quello davanti si muove o qualsiasi cosa ti prende e purtroppo stavolta è stato lui"
Dov'è che hai recuperato la confidenza che con la GP25? Quali sono i dettagli che hai trovato?
"Diciamo che il test di Aragon ci ha aiutato, abbiamo avuto molto tempo per sperimentare un po' e cercare di capire anche facendo delle modifiche molto grandi che ci dessero un po' di risposte, magari non rendendo tutto perfettamente meglio, ma per capire come rispondeva la moto e ci ha aiutato a capire qui con che pacchetto può partire. Ovviamente si parla di bilanciamento della moto in generale, ci sono state tante piccole cose grandi che abbiamo cambiato per farci tornare ad avere confidenza con il davanti"
Marc ci aveva raccontato che dovrebbe difendersi...
"Lui è in forma, è molto forte, va veloce in tutte le condizioni, non è che una novità che oggi vinceva la Sprint: non era scontato, ma non è neanche una sorpresa. Siamo nel team factory con la moto migliore, con uno dei piloti forse migliori, quindi è tutto "normale". Allo stesso tempo sicuramente si è sistemato, lui è molto forte a sinistra come al solito, quindi fa la differenza in quei due o tre punti a sinistra e magari con la squadra stanno lavorando bene per cercare di limitare un po' le sue pecche. Quello che vedo durante tutti i weekend, anche quando parte un filo più indietro, lavorano benissimo sui suoi punti deboli e riescono sempre a portare i suoi punti deboli ad andare come noi"