MotoGP 2023. Lin Jarvis: “Avere la VR46 come team satellite sarebbe logico ma hanno un contratto con Ducati”

MotoGP 2023. Lin Jarvis: “Avere la VR46 come team satellite sarebbe logico ma hanno un contratto con Ducati”
Il director managing di Yamaha ha spiegato bene quanto siano vicini la Casa giapponese e l’azienda di Valentino Rossi ma, allo stesso tempo, quanto sia difficile trovare un accordo
21 febbraio 2023

Il director managing di Yamaha, Lin Jarvis, ha rilasciato un’interessante intervista a Speedweek. Ecco alcuni passaggi, anche relativi alla possibilità che la Casa giapponese si riappropri a breve di un team satellite.

Jarvis non ha usato giri di parole su quel che si sente dire in giro: “La logica dice che lavorare con Valentino e la VR46 come team clienti della MotoGP sarebbe una buona direzione". Ma esistono alcuni ostacoli a cominciare dal fatto che il team Mooney è legato contrattualmente a Ducati fino alla fine del 2024.

Jarvis ha parlato con Zam nel suo podcast “A tutto Gas” e anche in quel caso ha spiegato che sì, Yamaha punta a riavere presto altre due moto in griglia.

La separazione con Razali, è avvenuta nel corso della passata stagione. Quartararo ha detto che l’aiuto della squadra clienti l’anno scorso è stato nullo. Certo, le moto di Dovizioso e Binder junior arrivavano sempre molto dietro al francese (e anche Morbidelli).

Ma cosa ha aggiunto Jarvis a Speedweek? "Sabato sera a Sepang abbiamo discusso di come la mancanza di un team clienti potrebbe influenzare la stagione 2023. Ne abbiamo discusso nel gruppo di gestione del progetto e c'era anche Sumi-San. Ora che stiamo cercando di rimetterci in piedi dopo la scorsa stagione, quando non avevamo abbastanza velocità e prestazioni, la mancanza di un team clienti non è uno svantaggio”.

“Ma ci possono essere svantaggi nei fine settimana dei GP, quando abbiamo bisogno di provare set-up per scenari diversi, quando il tempo cambia e la decisione di entrare direttamente in Q2 è già presa venerdì. Poi il nostro concorrente italiano ha le informazioni e i dati di otto piloti, che provano cose diverse e testano diverse mescole di pneumatici: quindi avremo sicuramente degli svantaggi”.

Il pensiero di Jarvis si riassume così: “Questa è la mia opinione: non sarà dannoso per lo sviluppo della moto, ma sarà dannoso per le corse".

Concretamente quale potrebbe essere il team clienti?

C’è poca scelta. Lucio Cecchinello ha prolungato di due anni il suo contratto HRC, fino alla fine del 2024. Gresini Racing ha un contratto Ducati e non ha intenzione di separarsi da Borgo Panigale. Come detto anche il team Mooney VR46 di Rossi ha un contratto con Ducati fino al 2024.

"Vogliamo tornare con una squadra satellite il prima possibile. Non c'è un'urgenza assoluta, ma non vogliamo perdere tempo inutile. Se troviamo una soluzione per il 2024 che si adatta alla nostra strategia per il futuro sarà il benvenuto. Non sarà facile perché la maggior parte delle squadre ha contratti validi. Il team LCR di Lucio Cecchinello? Ha una storia e un legame molto lunghi con la Honda. Quindi un accordo del genere sarebbe difficile".

Diverse collaborazioni con la VR46

Ancora sulla VR46: "Naturalmente ci sono molte discussioni con VR46 – ha dettp Jarvis -. Lavoriamo a stretto contatto con loro, gestiscono il nostro team Moto2 Master Camp, abbiamo un rapporto molto stretto con Valentino. La logica direbbe che è una buona direzione da percorrere. Con Marco Bezzecchi e Luca Marini, Valentino ha due piloti assolutamente promettenti. E sosteniamo la VR46 Riders Academy con le moto Yamaha. Ha molto senso seguire questa strada. Ma hanno un contratto con la Ducati per il 2024”.