MotoGP 2022. GP del Qatar: da 0 a 10

MotoGP 2022. GP del Qatar: da 0 a 10
Giovanni Zamagni
Numeri, statistiche e voti per ripercorrere quanto accaduto a Losail nel GP del Qatar, non solo in pista e non solo in MotoGP
8 marzo 2022

Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti per ripercorrere quanto accaduto a Losail nel GP del Qatar, non solo in pista e non solo in MotoGP.

F.1 batte nettamente MotoGP

In Qatar c’è pochissimo posto per gli spettatori, per questo ha fatto ancora più effetto vedere la tribuna del rettilineo principale desolatamente vuota: pare che nei tre giorni siano stati venduti, al di là di quanto dichiarato, meno di 500 biglietti. Una triste differenza rispetto alla F.1, che al primo anno in Qatar nel 2021 ha fatto tutto esaurito. Un po’ preoccupante.

Zero (o quasi), come il pubblico pagante

Primo in tutto

Il trionfo di Celestino Vietti (voto 10) in Moto2 è da ricordare a lungo. Perché è il primo di Celestino in Moto2; perché per la prima volta in questa categoria è partito dalla pole; perché per la prima volta è stato in testa a un GP della Moto2, rimanendoci dal primo all’ultimo giro. Bravo davvero. Per Celestino è il terzo successo nel motomondiale.

Uno, come le vittorie di Celestino Vietti in Moto2.

Due in Moto3, due in MotoGP

In Moto3 e in MotoGP, a differenza della Moto2, ci sono stati due piloti al comando per almeno un giro: in Moto3 Sasaki (11 passaggi) e Andrea Migno (7); in MotoGP P.Espargaro (17) ed Enea Bastianini (5).

Due, come i piloti al comando nella categoria più piccola e in quella più grande.

Come al Mugello e a San Marino

Andrea Migno (voto 10) primo in Moto3, Celestino Vietti primo in Moto2, Enea Bastianini primo in MotoGP: nell’era delle tre categorie a quattro tempi è la terza volta che accade. Era successo nel 2017 al Mugello con Migno primo in Moto3, Pasini in Moto2 e Dovizioso in MotoGP. E nel 2018 a Misano con Dalla Porta in Moto3, Bagnaia in Moto2 e Dovizioso in MotoGP. Quindi: la Ducati è sempre stata protagonista di questa tripletta; Migno e Dovizioso hanno contribuito a due delle tre triplette.

Tre, come le volte con gli italiani primi contemporaneamente in Moto3, Moto2 e MotoGP.

Ma pensiamo al presente!

Lo ammetto: il mercato piloti mi piace poco, pochissimo. Anche perché molti ne parlano, ma quasi tutti non sanno un bel niente, scrivendo cose basate su ipotesi, non su fatti. Per poi rimangiarsi tutto il giorno successivo. Ma trovo veramente spiacevole che dopo la prima gara della MotoGP - per la verità questo “giochino” era già iniziato prima del campionato - la metà dei commenti nelle trasmissioni in diretta sono: “Quartararo va sicuramente via dalla Yamaha”; oppure: “Mir lascia la Suzuki”; “Miller è già fuori dalla Ducati” e via così. Ma non è più bello godersi il campionato, pensare al presente, piuttosto che al futuro? Personalmente non ho dubbi.

Voto quattro, a chi pensa già al 2023 senza godersi il 2022.

Poteva fare meglio

Dopo aver conquistato per la prima volta la prima fila in Moto2, personalmente mi aspettavo molto di più da Tony Arbolino. Invece ha finito quinto, staccato di 11”4: un po’ troppi. E’ vero che era la prima volta che si trovava in questa situazione in Moto2, ma io credo che uno come lui possa e debba fare molto meglio. Dai Tony.

Voto 5, a Tony Arbolino.

Come Stoner e Dovizioso

E’ la sesta volta che la Ducati vince in Qatar: era successo tre volte consecutive con Casey Stoner (2007, 2008, 2009) e due di fila con Dovizioso (2018 e 2019). Nel 2021 ecco il successo di Enea Bastianini. Soltanto una volta, però, il primo successo della stagione è poi coinciso con il titolo mondiale: nel 2007 con Stoner.

Sei, come le vittorie Ducati in Qatar.

Moto3, la più equilibrata

Come spesso accade, la Moto3 è stata la gara con un maggior numero di piloti ravvicinati al traguardo: ben 7 in meno di 2” (Foggia, settimo, è arrivato a 1”951). In Moto2, i primi sette sono arrivati al traguardo in 14”8, in MotoGP in 8”81.

Sette, come i piloti in Moto3 in meno di 2” al traguardo.

Due veri sportivi

L’errore di Pecco Bagnaia alla curva1 del 12esimo giro ha coinvolto, come si sa, l’incolpevole Jorge Martin. L’incidente, fortunatamente senza conseguenze, è finito con Bagnaia che è andato subito a sincerarsi delle condizioni dello spagnolo e Martin che ha immediatamente accettato le scuse. Bravi tutte due, soprattutto Jorge ad aver capito la situazione.

Voto otto, a Jorge Martin.

Non ha vinto, ma è stato bravissimo

Nonostante un polso messo malissimo, Sam Lowes è stato capace di conquistare la pole sabato - poi giustamente cancellata per aver pizzicato il verde - e un ottimo terzo posto in gara. Lowes cade tanto, ma in quanto a tenacia non è secondo a nessuno. Merita un voto altissimo.

Voto nove, a Sam Lowes.

Da pelle d’oca

Nel box, ben prima della fine della gara, poi nel parco chiuso, quindi sul podio: la commozione di Nadia Padovani, moglie di Fausto Gresini, i suoi abbracci con i componenti della squadra, della Ducati e poi quello lunghissima con Enea Bastianini con la coppa del vincitore è stata senza ombra di dubbio l’immagine più bella del GP del Qatar. Indimenticabile.

Voto dieci, a Nadia Padovani.