MotoGP 2022. GP d'Italia al Mugello, Marco Bezzecchi: “Che figata stare al comando”

MotoGP 2022. GP d'Italia al Mugello, Marco Bezzecchi: “Che figata stare al comando”
Giovanni Zamagni
Il debuttante del team VR46 è stato protagonista di una grande gara: “Fondamentale partire dalla prima fila. All’inizio e negli ultimi tre giri ho sperato nel podio, ma un avvertimento all’Arrabbiata1 mi ha fatto perdere il contatto con Espargaro. Bello arrivare così vicino al vincitore”
29 maggio 2022

Scarperia - È nettamente il miglior debuttante dell’anno e dopo essere partito dalla prima fila, è anche stato al comando per otto giri: grande Marco Bezzecchi.

“Sono rimasto sorpreso dalla gara, non mi aspettavo di andare così forte; ma quando ero lì davanti, mi sono trovato bene e quindi ho pensato che ci avrei provato. Alla fine non è andata per niente male, sono riuscito a fare qualche giro in testa: stare per un po' con quelli buoni della MotoGP è stato molto emozionante! Alla fine stavo anche riprendendo Espargaro, ma avevo problemi alla gomma davanti e alla Arrabbiata1 la moto mi si è un po' piantata: ho scalato una marcia e Zarco, che era subito lì, purtroppo mi ha fregato. In ogni caso direi che è andata bene”

Il GP è andato come ti aspettavi?

“Guardando il passo di ieri e di venerdì, Bagnaia, Epargaro e Bastianini mi sembravano quelli più in forma. Anche Quartararo mi sembrava veloce, ma oggi è andato veramente fortissimo: è stato proprio bravissimo, gli faccio i complimenti. Quando mi ha passato, ho visto che la sua moto va più lenta sul rettilineo, ma in curva va veramente forte”

È stato fondamentale scattare dalla prima fila?

“Partire davanti è la cosa che aiuta di più, perché il gruppo si sgrana abbastanza in fretta. In MotoGP, ci sono 3-4 piloti che fanno la differenza, poi gli altri hanno tutti un passo molto simile. E’ stato bello rimanere con quelli più forti”

Che effetto ti ha fatto stare un po’ di giri davanti a tutti?

“Lì per lì non ci ho pensato tantissimo, però appena mi sono fermato e la squadra mi ha detto quello che avevo fatto è stato bello e soddisfacente. È stata una grande emozione: la gara in MotoGP al Mugello è qualcosa di speciale, la mota vola e la pista è fantastica. È vero, però, che quando sono passato al comando per la prima volta, è stato figo, così come rimanere davanti dopo la staccata alla San Donato (la prima curva, NDA). Ma è stato fantastico anche rimanere così vicino a Bagnaia, il vincitore”

Hai sperato nel podio?

“Sì, a inizio gara, ma anche negli ultimi tre giri. Ero lì con Espargaro, ci ho provato. Gli stavo tornando sotto e se fossi riuscito ad attaccarmi ci avrei provato di brutto, però per fortuna, o purtroppo, la moto mi ha dato un avvertimento e da lì non ho voluto buttare via niente”

È un obiettivo per i prossimi GP?

“Prima della fine dell’anno mi piacerebbe fare un podio, l’ho già detto e lo ripeto. Se continuiamo così a lavorare è una cosa che si può fare. Ogni pista è una storia a sé, non so cosa aspettarmi da Barcellona, anche se sotto certi aspetti è un tracciato simile al Mugello. Il grip è diverso, le condizioni saranno diverse, quindi vediamo. Il podio, comunque, è un obiettivo che ho chiaro in testa”