MotoGP 2021. Le pagelle del GP di Valencia

MotoGP 2021. Le pagelle del GP di Valencia
Giovanni Zamagni
10 a Bagnaia, ottimi anche Martin e Mir. E poi Quartararo, e inevitabilmente Rossi...
15 novembre 2021

Pecco Bagnaia voto 10. In prova e nei primi giri sembra un po’ meno efficace del solito, invece ha la situazione ampiamente sotto controllo. Per la prima volta vince senza dominare dal primo giro, aggiungendo un altro tassello alle sue tante capacità: è capace di trionfare anche così. In questo momento, non ha rivali. Che spettacolo.

 

Jorge Martin 9. Passa la notte in bianco per problemi gastro intestinali, il suo team manager teme addirittura che non possa finire la gara. Invece la finisce, eccome, dimostrando le qualità che lo hanno fatto arrivare fino a qui: velocità pazzesca, gran controllo della moto, lucidità di gestione. Debuttante dell’anno.

 

Jack Miller 8. A Valencia ha sempre fatto la differenza: alla vigilia ero convinto che sarebbe stato il favorito, invece deve accontentarsi del podio, oltretutto dietro ad altre due Ducati. Ma la sua è una prestazione positiva, sia ben chiaro: a volte è velocissimo, ma sbaglia, altre non sbaglia ma è un po’ più lento. Se riesce a combinare le due cose diventa fortissimo. Manca uno per fare trentuno.

 

Joan Mir 8. Ci prova, non si dà per vinto, ma quando capisce che superare le Ducati è impossibile cerca solo di arrivare al traguardo. Se fai diversamente, vai per terra. Continuo a essere convinto che è un grandissimo pilota. Senza cavalli.

Fabio Quartararo 7. Alla fine, è sempre lui il miglior pilota al traguardo con la Yamaha, ma personalmente credo che se non fosse già stato campione del mondo, avrebbe potuto fare molto di più. Non è una certezza, è una supposizione. In carrozza.

 

Johann Zarco 6. Non malissimo, ma sei ai primi tre posti ci sono tre moto come la tua, il giudizio, inevitabilmente, è condizionato. Come dire: bene, ma non benissimo.

 

Brad Binder 7. E’ stato per tutto il fine settimana il migliore tra i piloti KTM. Gara più che dignitosa.

 

Enea Bastianini 6. In gara è da 8, ma in prova è da 4: il voto è ovviamente una media. Se si eliminassero le qualifiche, sarebbe da riferimento, ma le qualifiche ci sono e bisogna imparare a farle. Comunque un gran bel pilota. Gomme nuove, che incubo.

 

Aleix Espargaro 6. Non è più quello visto fino al podio di Silverstone, anche se la sua gara è comunque dignitosa. Momento difficile.

 

Valentino Rossi #46. #grazievale

 

Franco Morbidelli 6. E’ in crescita sia fisica sia come conoscenza della moto. Chissà se avrebbe potuto attaccare Valentino, questo lo sa solo lui. In ogni caso, chiude discretamente l’ultima gara della stagione. Adesso aspettiamo che si riprenda completamente. Peace and love.

 

Andrea Dovizioso 6. Decisamente in crescita rispetto ai GP precedenti: comincia a capire la M1. Sta seguendo il cammino previsto, senza strafare e senza preoccuparsi dei risultati, conscio che con quella moto lì non si può fare più di tanto. Aspettando la ufficiale.

 

Maverick Vinales 4. D’accordo che ci vuole tempo di adattamento, ma da lui ci si aspetta ben altro. Fuori strada (e dai punti).

 

Luca Marini 4. Un’altra gara molto complicata. Ci vuole un cambio di passo. Che fatica

 

Danilo Petrucci #9. #graziedanilo

 

Alex Rins 4. Chiude con una caduta la sua peggiore stagione in carriera: deve essere bravo a ritrovare serenità mentale. Pausa necessaria.

 

Ducati DesmosediciGP voto 9,5. Ormai si può fare copia in colla con quanto detto nei GP precedenti: la moto perfetta non esiste, ma qui ci siamo vicini. Tre moto in prima fila, tre Ducati sul podio: impossibile, o quasi, fare meglio.

 

Suzuki GSX-RR voto 9. Si mostra molto competitiva, se ci fossero solo le curve vincerebbe per distacco. Ma ci son anche i rettilinei…

 

Yamaha M1 voto 7. Meglio rispetto a Portimao, ma la verità è che in queste ultime gare, senza più un Quartararo in grado di fare una enorme differenza, mostra limiti preoccupanti.

 

Honda RC213V voto 7. Difficilissima da giudicare, ma non è sembrata così male.

 

KTM RC16 voto 7. Con Binder fa vedere qualcosa di buono, ma tutti gli altri sono lontanissimi.

 

Aprilia RS-GP voto 6. Soffre molto le basse temperature, poi ritorna un po’ di smalto con il sole del pomeriggio. Ma rispetto alla crescita della prima parte della stagione, sembra quasi ci sia stata una involuzione.

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