MotoGP 2021. GP di Misano2. Fabio Quartararo: "Non si può battere la Ducati sul bagnato"

MotoGP 2021. GP di Misano2. Fabio Quartararo: "Non si può battere la Ducati sul bagnato"
Giovanni Zamagni
Il pilota della Yamaha è 16esimo dopo le FP: “Con tanta acqua in pista ero soddisfatto, ero settimo e con buone sensazioni. Ma quando l’asfalto si asciuga e le condizioni sono miste, la nostra moto cambia radicalmente: bisogna capire perché”
22 ottobre 2021

MISANO ADRIATICO - Il vantaggio è grande, 52 punti, ma è evidente che in una gara in condizione miste Fabio Quartararo potrebbe perdere un sacco di punti.

Lo si è visto bene anche nelle FP2 di Misano, con il pilota della Yamaha solo 16esimo e gli altri piloti con la M1 ancora più indietro.

“A essere onesti - inizia la sua analisi - ero contento del comportamento della moto sull’acqua, quando la pista era completamente bagnata. Le sensazioni erano buone, guidavo bene, ero settimo.

Poi mi sono fermato per cambiare le gomme, la pista si è asciugata e la moto è cambiata completamente: non gira, non ha grip, ha tutti i difetti del mondo. Non so cosa succeda: con l’acqua non è male, ma in condizioni miste è tutto differente”.

E’ fondamentale essere nei dieci?

“Ho fatto il massimo per stare nei dieci, con la pista bagnata riuscivo a starci abbastanza comodamente. Poi, però, dopo il cambio gomme ho girato quasi un secondo più lento rispetto all’uscita precedente, mentre gli altri hanno fatto un grande passo in avanti con le condizioni miste. Dobbiamo capire perché noi non ci riusciamo: diciamo che è stata una giornata utile per raccogliere dati per il futuro”.

Hai guardato i dati degli altri piloti Yamaha?

“Ho guardato quelli di Morbidelli, molto veloce nelle FP1, ma anche quelli di Dovizioso e Rossi: è sempre utile farlo. Siamo più o meno tutti nelle stesse condizioni”.

Dovizioso ha una grande esperienza con la Ducati: hai provato a chiedergli come si può fare a battere la Desmosedici?

“Con l’asciutto è possibile, ma con il bagnato è difficile: la loro potenza e accelerazione fa ancora più la differenza con l’acqua. Dovi conosce molto bene quella moto, ma è chiaro anche per noi che dobbiamo fare un passo in avanti”.

Sei preoccupato per il campionato?

“Bisogna rimanere tranquilli: se non riuscirò a vincere qui il titolo, ci proverò a Portimao”.

Cosa pensi dei nuovi limiti di età imposti dal regolamento, minimo 18 anni per entrare in Moto3 e Moto2?

“Wow, è un grande cambiamento. Non so bene cosa dire”.