MotoGP 2021. GP di Catalunya a Barcellona: Valentino Rossi: "Alla mia età, un brutto turno e ti danno per finito"

MotoGP 2021. GP di Catalunya a Barcellona: Valentino Rossi: "Alla mia età, un brutto turno e ti danno per finito"
Giovanni Zamagni
Il 9 volte campione del mondo soddisfatto della sua giornata: “Sono entrato direttamente in Q2 e in questo momento è per me un buon risultato. Mi sento bene con la moto, ho un buon passo. C’è grande equilibrio: sfruttare la scia di un altro pilota è molto importante”
5 giugno 2021

MONTMELÒ - E’ un Valentino Rossi che ha sempre voglia di ironizzare: “Alla mia età, basta un turno negativo e si dice che sono troppo vecchio e devo ritirarmi”.

Dopo la pessima giornata di ieri, però, Valentino è stato protagonista di un sabato più che discreto: è entrato nei dieci in FP3, risultato festeggiato dalla squadra come una pole, ha chiuso le qualifiche in 11esima posizione, ma con un passo gara interessante.

“Questo è un circuito che mi piace molto, qui guido bene e siamo riusciti a migliorare la messa a punto della moto. Purtroppo, ieri, abbiamo sbagliato strada nelle FP2: capita a tutti, non solo a me, ma quando accade a me viene subito sottolineato che sono troppo vecchio e devo ritirarmi. Ma è normale nella MotoGP di oggi. Oggi ho avuto un ottimo feeling con la moto, mi sono divertito”.

Dopo le FP3, dentro al box la tua decima posizione è stata festeggiata come una pole: è perché la squadra è sotto pressione?

“Il team si impegna tantissimo, lavoro duro, hanno tutti un grande entusiasmo e sono tutti spiaciuti quando vado male e sono indietro. Tutti sanno che abbiamo bisogno di fare risultati, tutti mi supportano: in questo momento, per noi, entrare in Q2 è un buon risultato. Credo sia più questo, non sono sotto pressione”.

Com’è la situazione gomme?

“Qui cala tanto, bisognerà fare la scelta giusta al posteriore, ma anche all’anteriore. Non credo, però, che sarà una gara di gestione, tutti tireranno dall’inizio, perché ultimamente le gare si decidono all’85% nei primi due giri”.

Nel 2020 ti stavi giocando la vittoria: puoi essere protagonista anche domani?

“L’anno scorso andavo molto forte, più o meno come quest’anno, la differenza è che nel 2021 tutti sono molto più veloci. L’anno scorso, quando sono caduto, ero a 0”7 da Quartararo, ma allora partivo dalla prima fila, oggi sono 11esimo… Quindi, sarà molto più complicato e difficile rispetto al 2020, ma ho il potenziale per fare una buona gara, mi sento bene con la moto”.

Capita sempre più spesso anche in MotoGP, che si cerchi un “traino”: lo hai fatto anche tu oggi, ma lo fanno praticamente tutti i piloti; c’è un motivo?

“Quando i distacchi sono così ridotti e basta un decimo e mezzo per essere in prima o in terza fila, tutti, chi più chi meno provano a cercare di avere quel qualcosa in più, perché quel decimo ti cambia la gara. Non è fondamentale come in Moto3, ma è molto più importante che in Moto2”.

Si va molto più forte che in passato: è stressante così?

“E’ una bella 'pugnetta'. E’ tosta, è molto difficile, il livello è altissimo, tutti vanno forte. Per uno nella mia condizione, diventa difficile: oggi, nelle FP3, sono entrato in Q2 per un pelo, ma ero a soli 0”5 dal primo. In passato, con quel distacco, eri in prima fila. E’ tosta, anche se bello e spettacolare. Ma tosta”.