MotoGP 2021. GP di Catalunya a Barcellona: Franco Morbidelli: "Non sono io che devo battere Quartararo"

MotoGP 2021. GP di Catalunya a Barcellona: Franco Morbidelli: "Non sono io che devo battere Quartararo"
Giovanni Zamagni
Il 'Morbido' non pensa a Fabio, ma al resto del gruppo: “Siamo in tanti con un passo simile: Ktm e Ducati vanno forte. E sappiamo come la Suzuki abbia un vantaggio nel finale quando gli altri soffrono. Soddisfatto della mia prestazione: sarà una gara di sopravvivenza"
5 giugno 2021

MONTMELÒ Si pensava che potesse conquistare con relativa facilità la prima fila, ma Franco Morbidelli è comunque più che soddisfatto del suo quinto tempo in qualifica.

“E’ stata una giornata positiva, ho fatto una buona qualifica, mi sento bene con la moto, ho buone sensazioni.

Sono soddisfatto dei miei tre giri in Q2, anche se il mio migliore sarebbe stato probabilmente quello dove c’erano le bandiere gialle.

L’incognita sarà la gomma per la gara, bisogna fare le scelte giuste, ma in ogni caso ci sarà un calo importante in gara, bisogna essere pronti a soffrire e a lottare nel finale. Siamo in tanti con un passo simile, sarà una gara durissima”.

Hai una strategia per battere Quartararo?

“In gara non si sa mai cosa può accadere, ma non ho una strategia per sfidare Fabio, devo pensare a me. Credo che lui qui abbia un po’ di vantaggio da gestire, l’aveva nel 2020 e sembra averlo anche quest’anno. Non sono io che devo batterlo”.

La tua moto continua a essere la più lenta in rettilineo.

“La mia è chiaramente la moto più vecchia: i risultati che ottengo mi danno molto orgoglio, ma questo non ti fa andare più veloce in gara. Mi dà soddisfazione, ma non mi fa andare più forte”.

Quartararo a parte, chi va forte?

“Sono tanti i rivali per domani: le Ktm, le Ducati, sono tanti i piloti veloci”.

Può essere una gara simile al 2020?

“Credo di sì. Su questa pista c’è tanto degrado della gomma, ma l’anno scorso avevo sofferto per l’anteriore, mentre credo che domani la media davanti andrà meglio, ma faremo più fatica con il posteriore. Nelle FP4 il mio passo non era male, ma molto dipenderà da come si metterà la gara, se dovrò combattere molto o poco. E non dimentichiamo le Suzuki: solitamente, quando gli altri calano, loro vanno meglio e sono più veloci”.

Dalla linea di partenza alla prima curva c’è parecchio rettilineo: c’è il rischio di perdere posizioni?

“Sì, il rischio c’è, sarà fondamentale fare una buona partenza e sperare che gli altri non siano così efficaci”.

Sarà una gara di sopravvivenza?

“Sì, bisognerà soffrire, si fa molta fatica a guidare la moto”.

Marquez oggi si è attaccato a Miller: se dovesse accadere a te, come pensi che reagiresti?

“Dipende da come sei messo, dal tuo stato di forma. Se sai di essere veloce e lui non lo è, te ne freghi, se non è veloce come te non è un problema tirarlo. Al Mugello, Marquez e Vinales avevano più o meno la stessa velocità e si giocavano la posizione, mentre qui Miller ne aveva di più: al Mugello era competizione tra i due piloti, qui un 'semplice' aiuto”.