MotoGP 2020. Morbidelli: "Potevo salire sul podio"

MotoGP 2020. Morbidelli: "Potevo salire sul podio"
Giovanni Zamagni
Morbidelli non si preoccupa della rottura: "Il mio lavoro è salire sulla moto e cercare di fare il massimo, mentre gli ingegneri e i tecnici si occupano della moto"
26 luglio 2020

Franco Morbidelli: “In gara ero molto consistente, potevo tenere un buon passo. Non sono partito dalla posizione che volevo, ma abbiamo migliorato da settimana scorsa. Mi sento abbastanza forte adesso, ho riconfermato quanto avevo fatto nei test invernali. Ora dobbiamo continuare a lavorare".

Cosa è successo in gara?

"Non lo so. Stanno controllando: il motore si è spento in rettilineo, ma non posso dire di più. Io mi preoccupo solo delle cose che posso controllare: il mio lavoro è salire sulla moto e cercare di fare il massimo, mentre gli ingegneri e i tecnici si occupano della moto, non mi posso preoccupare di quello. Devo solo pensare al mio stile di guida e alla messa a punto della moto. Qui mi sentivo forte, potevo salire sul podio, ho fatto dei giri veloci con le gomme usate: credo che questo sia molto positivo".

C'è stato qualche segnale prima della rottura?
"Non ho avvertito nessun problema prima che si fermasse. Quando ho capito che il motore non spingeva più ho subito spento la moto, non sapevo bene cosa stava succedendo. Sono molto contento del mio livello di guida, non sapevo se potevo tenere questo livello in gara, dopo essere stato veloce nei test. Siamo più veloci e consistenti rispetto al 2019, mi sento a mio agio. Ho fatto un piccolo errore dietro a Rossi, ho perso 0”7 ma è stato possibile recuperarli subito. Jerez è sempre una gara dura e questa settimana lo è stata ancora di più, perché faceva così caldo che era difficile stare sulla moto. Questa è Jerez”.

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