MotoGP 2019. Valentino Rossi: "Una delle prime file più belle degli ultimi anni"

MotoGP 2019. Valentino Rossi: "Una delle prime file più belle degli ultimi anni"
Giovanni Zamagni
Il pilota di Tavullia è tornato a giocarsi la pole position, con una Yamaha migliorata seppur ancor lenta sul dritto. Domani Valentino cercherà di salire sul podio con l'obiettivo di conquistare il terzo posto nel Mondiale
24 agosto 2019

SILVERSTONE - Valentino Rossi riassapora a Silverstone il gusto delle posizioni di vertice, dopo un periodo difficilissimo, "è una delle prime file più belle degli ultimi anni", racconta disteso il 'Dottore'. Per domani le aspettative sono alte, Rossi vorrebbe salire sul podio di Silverstone, che è un po' la sua seconda casa, e ripartire da qui per un 'secondo campionato', più competitivo. In attesa che la M1 cresca anche di velocità, in vista del 2020.

Valentino, potremmo dire: 'Era ora'?

"Sì, anche se è solo sabato. Sono molto contento, è una delle prime file più belle degli ultimi anni. Veniamo da un periodo difficile, proprio nella parte di campionato dove pensavamo di andare meglio. Ci sono state gare su piste che mi piacciono dove le altre Yamaha andavano forte mentre io pianissimo. Oggi sono contento perché nella seconda parte di campionato stiamo migliorando, step by step. Qui sono competitivo come quest'anno era capitato forse solo ad Austin. Il passo c'è e voglio lottare per il podio, cercando di stare lì, coi primi".

Il miglioramento è globale della Yamaha o della tua moto in particolare?

"I miei problemi sono stati principalmente di setting. Dopo la pausa estiva, con la mia squadra, abbiamo lavorato sulla moto con la distribuzione dei pesi, perché in staccata andavo piano e nelle curve non riuscivo a farla girare. Piano piano siamo stati bravi a recuperare. E poi stanno iniziando a lavorare su degli aspetti intelligenti, come l'elettronica per 'tenere' la gomma e l'accelerazione. Sono interventi che chiedo da due anni e mezzo, ma che sinceramente non avevo mai visto realizzare se non negli ultimi mesi. E' importante per il prosieguo della stagione e per il prossimo anno".

Nelle scorse gare ti abbiamo visto in difficoltà, come fossi quasi depresso. Ora ti è ritornata la voglia dei tempi migliori?

"Depresso no, però sì, ero molto triste. Arrivavo alle gare ottimista perché vedevo i risultati di Vinales, che ha vinto ad Assen, e di Quartararo, che è sempre forte. Dovevo farcela, ma non riuscivo a guidare. Poi a Brno è bastato mettere la moto un po' meglio e ho subito sentito che potevo trovarmi a mio agio. Non ho fatto una 'gara della Madonna', ma almeno guidavo, era più divertente. A questo punto della mia carriera bisogna andare ai GP se ti diverti, guidi bene e sei competitivo, se no diventa tutto pesante".

Può essere la gara di domani l'inizio di un 'secondo campionato' o una prova generale per il 2020?

"Prima di tutto vediamo come va domani. All'inizio del campionato sono riuscito a prendere molti punti, almeno fino a Le Mans. Nelle prossime gare si può puntare a qualcosa di buono per smuovere la classifica, visto che dal terzo posto fino a Quartararo siamo tutti attaccati. Per il 2020 stiamo migliorando, ma siamo ancora lontani. Prendiamo 7-8 secondi in gara, in rettilineo perdiamo 12 km/h. Non andremo mai forte come la Ducati sul dritto, però dobbiamo dimezzare il gap e non è facile".

Domani puoi vincere?

"Sarebbe bello fare una gara come quella del 2017, stare lì, con Marquez e Quartararo, che sembrano essere i più veloci. Vediamo, mi piacerebbe salire sul podio".