MotoGP 2019 a Silverstone. Le dichiarazioni dei primi tre

MotoGP 2019 a Silverstone. Le dichiarazioni dei primi tre
Giovanni Zamagni
Alex Rins, Marc Marquez e Maverick Vinales: sono questi i piloti sul podio inglese di Silverstone. Ecco i loro commenti
25 agosto 2019

SILVERSTONE - Un’altra vittoria (la seconda stagionale) per Alex Rins; un’altra sconfitta (la seconda consecutiva) all’ultima curva per Marc Marquez; un altro terzo posto (il secondo del 2019) per Maverick Vinales.

Alex Rins: "Era l'unico modo per batterlo"

"Abbiamo fatto una gara incredibile. Riuscivo a stare dietro a Marquez abbastanza tranquillamente, ma quando lui ha rallentato, l’ho fatto anch’io, non volevo che lui vedesse i miei punti forti e deboli. Sapevo di avere una moto competitiva, ma non pensavo di poter stare così davanti e vicino a Marquez. Lui era fortissimo alla 16 e alla 17, mi prendeva quasi tre decimi: sapevo che l’unico punto dove avrei potuto batterlo sarebbe stata l’ultima curva.

Al via, quasi cado alla prima curva (la sua sbandata ha fatto chiudere il gas a Quartararo, che poi è caduto, n.d.r.), ma ero convinto che se fossi riuscito a rimanere con Marquez nei primi giri, poi me la sarei potuta giocare. Sono rimasto attaccato, a metà gara abbiamo giocato un po’, poi alla fine l’ho passato all’esterno: ero convinto che il GP fosse finito, invece ho visto che lui ha continuato a dare gas, mancava ancora un giro. Nel T1 e per me metà T2 ero forte, ma nel T4 perdevo troppo: forse, però, sono riuscito a conservare meglio le gomme e a batterlo in volata.

Questa è una gara importante per me, ma ancora di più per la Suzuki: vincere questo GP è incredibile, la nostra moto è competitiva, crediamo molto in noi stessi. A parte due errori in Olanda e Germania, siamo costanti: è molto importante".

Marc Marquez: "Arrabbiato? Sì, di avere 78 punti di vantaggio..."

"Sapevo che facendo io la gara, stando davanti, avrei avuto problemi con il consumo di gomme e benzina. Ma non avevo alternative: il mio obiettivo era fare selezione del gruppo. Quando ho fatto passare Rins, Vinales ci ha recuperato un secondo in un giro e così mi sono riportato davanti, anche se ero sicuro che per me sarebbe stato difficile alla fine.

Per il mio orgoglio non è bello perdere all’ultima curva, ma aveva fatto più male la sconfitta in Austria contro Dovizioso, perché avevo perso 5 punti in campionato. E’ questo che conta, per vincere il titolo devi anche perdere delle battaglie: quello che conta è che adesso ho 78 punti di vantaggio, anche se, chiaramente, mi spiace per Dovi che, ancora una volta è caduto non per colpa sua. Ma se parti così indietro, può anche capitare di rimanere coinvolto in un incidente: anche per questo io e la mia squadra spingiamo fortissimo in tutti i turni di prova.

All’ultima curva avevo due possibilità: fare il matto per provare a vincere a tutti i costi, o accontentarmi di conquistare 20 punti. Ero forte in frenata, ma qui la Yamaha e la Suzuki, per come sono fatte, avevano dei vantaggi. Ma fare secondo anche qui, su una pista per noi complicata, va benissimo. Dopo le prove non mi aspettavo di avere più vantaggio: sapevo di poter essere più forte nei primi 5-6 giri, ma ero convinto che Yamaha e Suzuki sarebbero state più efficaci a fine gara".

Maverick Vinales: "Ho fatto la differenza rispetto alla moto"

"Ho fatto più di quanto si potesse fare con la moto: in rettilineo perdiamo troppo rispetto agli altri. Ho gestito bene le gomme nella prima parte, ma negli ultimi sei giri speravo di essere ancora più forte.

Quando li ho visti davanti a me, ho spinto ancora più forte, ho cercato di frenare più tardi e di accelerare prima, ma non potevo fare di più. Credo che se riusciremo a fare un altro passo in avanti con la ciclistica, si potrà lottare per la vittoria.

Purtroppo con la nostra moto non si riesce a passare: ce l’ho fatta con Rossi, perché anche lui ha una Yamaha, ma con gli altri è impossibile".

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